Uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale a Roma è stato proclamato da Cgil e Uil. Le due sigle sindacali considerano «insoddisfacente» la manovra e hanno deciso di proclamare l'astensione per la giornata di giovedì 16 dicembre. Durissima la reazione di Mario Draghi che trapela da palazzo Chigi, dove si parla di uno sciopero «ingiustificato e immotivato». «Non c’è governo che abbia fatto di più per i lavoratori, le famiglie e i pensionati negli ultimi 9-10 mesi», fanno sapere dall'entourage del premier, ricordando le misure messe in campo a sostegno delle fasce debioli.
Non è vero, è il ragionamento che si fa a Palazzo Chigi, che chi ha meno ha avuto meno, e i numeri lo dimostrano. Si è scelto di varare una manovra fortemente espansiva, si osserva ancora, proprio per accompaganre il Paese fuori dalla drammatica emergenza Covid, fronteggiando le molte situazioni di disagio e di potenziale impoverimento conseguente alla crisi.
I sindacati, però, tengono il punto e si preparano alla mobilitazione. «Venerdì scorso, la Cgil, e questa sera, la Uil - si legge in una nota - hanno riunito i propri singoli organismi statutari per una valutazione sulla manovra economica varata dal Governo. Pur apprezzando lo sforzo e l'impegno del Premier Draghi e del suo Esecutivo, la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le Organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un'occupazione stabile». «Pertanto, avendo ricevuto dai propri rispettivi organismi il mandato pieno a dare continuità alla mobilitazione, si legge, le Segreterie confederali nazionali di Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale di 8 ore per il prossimo 16 dicembre, con manifestazione nazionale a Roma e con il contemporaneo svolgimento di analoghe e interconnesse iniziative interregionali in altre 4 città». I segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, interverranno dalla manifestazione di Roma, che si svolgerà a Piazza del Popolo.
#16dicembre #sciopero generale #Cgil e @UILofficial contro una #manovra insoddisfacente. Manifestazione nazionale a Roma con #MaurizioLandini e #PierpaoloBombardieri
— CGIL Nazionale (@cgilnazionale) December 6, 2021
👉 Per approfondire: https://t.co/H5I5NDGNlV#CambiaManovra pic.twitter.com/S0Oj0kN4Bu
Bonus Natale fino a 1400 euro a famiglia, cos'è e a chi spetta: come fare domanda per ottenerlo
Tutti i nodi della manovra
Superbonus, bollette, Irpef, cartelle, pensioni, reddito di cittadinanza e non solo.
Reddito di cittadinanza, Meloni: «Dobbiamo abolirlo. Provvedimento folle»
Poi c'è il superbonus del 110%, con il tetto isee a 25.000 euro che non piace a nessuno (o quasi), anche se il governo ha cercato di spiegare a più riprese che una misure dal genere è troppo costosa e quindi bisogna inserire dei paletti. E si cerca una soluzione per le pensioni, con quota 100 che è giunta al termine dei 3 anni di validità, e la proposta di quota 102 che è stata bocciata da quasi tutti. Nella lunga lista dei regali per Natale non può mancare la questione delle cartelle fiscali, che dopo il congelamento legato al covid, sono ripartite anche se è forte il pressing per ottenere un'ulteriore proroga (oltre a quella del 9 dicembre, stabilita con il decreto legge fiscale). Sul reddito di cittadinanza si è aperto uno scontro che vede il Movimento 5 stelle da una parte, che difende la sua creatura, e la Lega dalla parte opposta che vorrebbe cancellare il sostegno e utilizzare tutte le risorse per altri interventi. Il confronto sta erodendo i tempi per l'esame parlamentare, con il Senato che ha ricevuto il ddl bilancio l'11 novembre, ha assegnato il provvedimento in commissione Bilancio il 16 ma ancora non ha iniziato l'esame. Osservando il calendario, che prevede l'arrivo in aula al Senato il 19 dicembre e dopo due giorni in aula alla Camera, e considerando che il termine ultimo per il via libera definitivo e quello del 31 dicembre, si prospetta un lavoro parlamentare concentrato in una manciata di giorni.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Dicembre 2021, 23:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA