Dall’11 ottobre non si registravano così pochi casi positivi in Italia mentre il dato dei decessi nelle ultime 24 ore (93) non era così basso da sette mesi a questa parte. Al di là delle oscillazioni legate al week-end, anche la media settimanale è in forte ribasso e alla fine sono i numeri a decidere sul coprifuoco. Lo scenario sul quale si pronunceranno i partiti di maggioranza, rappresentati nella cabina di regia che oggi si riunirà con il presidente Mario Draghi, va verso un innalzamento dell’ora del coprifuoco già tra una settimana (alle 23, ma non è escluso che si possa andare alla mezzanotte, come chiede il centrodestra).
Coprifuoco verso l'abolizione a giugno. Restano i nodi di mascherine
FATTORE TURISMO
Ma la vera svolta è che ormai tutto il governo è consapevole che dal primo giugno (o dal 2, se si vorrà scegliere una data simbolica) il coprifuoco, con questo andamento dell’epidemia, potrà essere rimosso, anche perché altrimenti pensare di fare ripartire il turismo sarebbe poco ragionevole: i cittadini di altre nazioni europee non prenoteranno mai una vacanza in Italia sapendo che alle 23 o a mezzanotte tutto chiude e, allol stesso modo, anche i nostri connazionali fuggiranno verso Grecia e Spagna se avranno la garanzia che a Mykonos o a Formentera troveranno maggiore libertà.
Via libera, da inizio giugno, anche all’attività di bar e ristoranti al chiuso e al caffè al bancone dei bar: il Ministero della Salute è per una ripresa graduale, fino alle 18, altri premono perché siano consentite anche le cene. Che il vento sia cambiato, grazie al buon andamento dei numeri e alla parallela accelerazione dei vaccini (ora siamo arrivati alle 500 mila iniezioni al giorno), lo dimostra anche l’apertura confezionata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, solitamente molto prudente. Ieri è andato al Foro Italico, agli Internazionali di tennis e ha spiegato: «È bello rivedere il pubblico in sicurezza ad una manifestazione sportiva. Possiamo proseguire con ragionata fiducia verso le graduali riaperture delle altre attività, mantenendo la necessaria prudenza. Con dati in miglioramento possiamo allentare e poi superare il coprifuoco».
Ecco, sentire Speranza che parla di «superare il coprifuoco» è il segnale che qualcosa è cambiato.
LA PROPAGANDA
Le forze politiche hanno ormai trasformato in argomento di propaganda il tema delle riaperture e si preparano ad intestarsi le scelte che verranno fatte oggi nella cabina di regia e che dovranno comunque passare al vaglio anche della conferenza Stato-Regioni. Tra gli aperturisti (Salvini) e i super-prudenti (Speranza) il compromesso sul coprifuoco è però fatto anche perché i dati sui contagi hanno scatenato una vera e propria corsa dei partiti a chiederne la revoca. Ultimi i Cinquestelle che hanno messo in pista il reggente Vito Crimi per chiedere al governo «l’anticipazione dell’apertura di molte attività e il superamento del coprifuoco alle 22».
Il leader della Lega, che oggi incontrerà a distanza i suoi ministri prima delle riunione della cabina di regia, però è pronto ad alzare ancor più l’asticella non molla e vorrebbe che venissero riaperti «da subito» anche i locali al chiuso.
Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Maggio 2021, 09:56
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