Moana Pozzi, la madre: «Lei era molto religiosa, ora dormo nel suo letto. Non ho mai guardato un suo film»

La madre di Moana Pozzi: «Lei era molto religiosa, ora dormo nel suo letto. Non ho mai guardato un suo film»

Anna Moana Rosa Pozzi se ne è andata trent'anni fa. Trent'anni senza la pornodiva per eccellenza. E a ricordarla, in un'intervista a La Stampa, è sua madre, Rosanna Alloisio. Anni 82, ma ancora con la mente lucida. E non si deve pensare il contrario: «Lei è qui. Parlo con Moana tutte le mattine. Alla sera recito il rosario e preghiamo. Io credo nell’aldilà. Voi direte: la madre di Moana Pozzi recita il rosario? Certo, la vita è così». Al collega Niccolò Zancan la madre di Moana mostra un angioletto del Seicento e racconta che sua figlia lo aveva comprato dagli antiquari di Roma e lo teneva in camera da letto nella sua casa di Roma in via delle Fornaci e «gli dava i bacini». 

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Le passioni

La madre descrive Moana come un pesciolino, una bambina che amava nuotare. Una bambina bellissima. Ma «sono stati gli altri a farglielo capire. Un giorno in un ristorantino giravano un film con Edwige Fenech, una donna bellissima. Moana aveva 16 anni, le bastò passare: “Lo sai che potresti lavorare nel cinema?“».

Modella per pittori

E così fu. Ma prima «ha posato nuda per i pittori - racconta ancora la signora Pozzi a La Stampa - senza mai dirmi niente. Ha voluto trasferirsi a Roma per fare la scuola di recitazione. Io non ero per niente tranquilla».

Riccardo Schicchi

Poi sulla strada di Moana arrivò Riccardo Schicchi. Una persona sgradita: «Non voglio dire neanche una parola su quella persona. Però mi dispiace che, ancora adesso, la moglie vada in televisione a dire che conosceva Moana. Ma è falso. Intanti lo dicono, ma nessuno conosceva davvero mia figlia».

Per mamma Rosanna, Moana era una ragazza «giudiziosa, attenta, seria.

Si è comprata due case a Roma. Ma era anche una gazza ladra. Amava ogni cosa che luccicava: vestiti, mobili, quadri. Era anche generosissima. Andava personalmente a fare beneficenza perché non si fidava».

Tantissime volte mamma e figlia hanno litigato. Inevitabile. Si litigava sul suo lavoro: «Dicevo: “Ma come fai a fare quelle cose?“. Lei rispondeva: “Non ti devi arrabbiare, io sono questa che vedi. Non sono quella là». Ma alla fine Moana le diceva sempre: «“Mammina, guarda che non le penso quelle cose brutte che ti ho detto“».

Non ha mai visto un suo film e mai lo farà. Ma di lei sa tutto, anche tutti i suoi amori: «Sapere scegliere gli uomini non era il suo forte. Fece questo matrimonio a Las Vegas, uno di quei matrimoni senza alcun valore». E Bettino Craxi? «Mi diceva: "È un uomo molto intelligente, possiamo parlare di tutto. E poi si prende cura di me, come di una figlia". Allorché io rispondevo: “Ma certe cose con una figlia non si fanno”».

Oggi sua madre dorme nella cameretta di Moana. «È qui. È mia. Io dormo nel suo letto a baldacchino. Tengo sul comodino il libro che aveva lei: “L’eta dell’innocenza“. Questo è il fiocco azzurro con cui si legava i capelli. Queste sono le sue preghiere. Moana era profondamente religiosa. Sopra il letto teneva “La tavola del Cristo deriso”. Insieme eravamo state tante volte a pregare sulla tomba di Papa Roncalli».

Ultimo capitolo. Le leggende sulla morta presunta di Moana Pozzi. «Leggende faIse. Morte vera. Ho qui tutti di documenti.Scoprì il tumore al fegato al ritorno da un viaggio in Africa. Era stanca, con gli occhi giallicci. Sette mesi dopo non c’era più».

E le sue ceneri dove sono? «Perché Moana odiava i cimiteri. Quando si trattava di andare a salutare dei parenti, lei diceva: “Non voglio andarci, ti prego non mi portare“. E io non voglio che nessun posto per lei, adesso, possa ricordarle un cimitero».


Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Aprile 2024, 15:03
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