«Tutti sanno il mio nome, ma pochi mi conoscono». Inizia così il trailer della serie Netflix “So Georgina" su Georgina Rodriguez, compagna di Cristiano Ronaldo. I due sono conosciuti sei anni fa quando lei faceva la commessa in una nota boutique di Madrid. Da allora Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez non si sono mai lasciati. E da allora la coppia non smette mai di far parlare di sè. Lui nel calcio al Manchester United, lei ora impegnata nella serie tv promossa da Netflix, la loro vita è da copertina. E anche la famiglia la invidia.
Georgina Rodriguez, ecco chi è la compagna di Cristiano Ronaldo
Georgina è nata a Jaca (Spagna) il 27 gennaio del 1994, ha vissuto a Bristol, in Inghilterra, dove ha studiato danza e ha lavorato come cameriera, prima di buttarsi nel mondo della moda. Nel 2016 l'incontro fatale con Ronaldo a Madrid.
Cristiano Ronaldo, morto uno dei gemelli durante il parto: «Ti ameremo per sempre»
L'importanza della famiglia
E la vita di Georgina da quando sta con l'ex della Juventus è completamente cambiata. Non sono ancora sposati ma sono a tutti gli effetti una famiglia. Cristiano Ronaldo è padre di Cristiano Junior, avuto undici anni fa da una donna su cui il calciatore ha mantenuto sempre il massimo riserbo, Alana Martina – avuta con Georgina Rodriguez nel 2017 – e i gemelli Eva e Mateo, frutto di una maternità surrogata.
La perdita del figlio
La coppia era ora in attesa di altri due figli, un maschio e una femmina.
Il comunicato
«Ringraziamo medici e infermieri per tutta la loro assistenza e supporto. Siamo tutti devastati da questa perdita e chiediamo gentilmente la privacy in questo momento molto difficile. Il nostro bambino, tu sei il nostro angelo. Noi ti ameremo per sempre», firmato Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez. La donna per ora non ha dichiarato nulla.
Una notizia che nessun genitore vorrebbe mai sentire ne tantomeno riportare, quella della morte del proprio figlio e per questo i due chiedono ora rispetto per la loro privacy. Loro che nella famiglia ci hanno sempre creduto ora hanno bisogno di abbracciare il loro dolore dilaniante spengendo per un po' i riflettori.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 21:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA