Rossi, Rossi, Rossi: il Brasile va a casa

Marco Zorzo
Ci sono partite che restano scolpite nel cuore e nella memoria dei tifosi. Italia-Brasile 3-2, disputata al (fu) Sarroà di Barcellona il 5 luglio 1982 entra di diritto nell'olimpo. In un caldissimo pomeriggio di 36 anni fa successe l'incredibile. Quello che forse nessuno si aspettava. Il Brasile di Zico, Falcao, Socrates e Junior, grande favorito al Mondiale spagnolo (quattro vittorie su quattro prima della sfida con gli azzurri), viene spedito a casa dei ragazzi di Bearzot.
Con Paolo Rossi, tornato Pablito, che resuscita dopo un tormentato avvio di Coppa del mondo. Sua la tripletta che stende la Seleçao e spalanca le porte della semifinale contro la Polonia. È una partita incredibile: al Brasile (vittorioso 3-1 sull'Argentina, battuta 2-1 dagli azzurri) basterebbe il pareggio per vincere il gironcino dei quarti, che per due volte acciuffa: prima Socrates, poi Falcao, annullando il vantaggio italiano con la doppietta di Rossi. Ma Pablito è in stato di grazia e al 74' firma il tris sugli sviluppi dell'unico angolo calciato dagli azzurri. Ci sarebbe pure il 4-2 realizzato da Antognoni: all'88, annullato per un fuorigioco inesistente. E poi la paratona di Zoff sulla zuccata di Oscar al crespuscolo della partita.
Finisce con il trionfo azzurro e l'immensa delusione dei verderoro, che si sentivano già in semifinale. Invece ci va l'Italia sulle note di Cuccurucucu di Franco Battiato, (primo nella Hit Parade da maggio a ottobre con la Voce del Padrone di quel fantastico anno), canzone preferita dal ct Enzo Bearzot.
(16/continua)
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Luglio 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA