Movida e assembramenti, la tolleranza ha le ore contate: i bar del centro rischiano di chiudere
di Marco Agrusti
LA MAPPA
La decina di attività sotto la lente è concentrata in contrada. Sono i “templi” della movida, che lunedì sera si sono riempiti rendendo difficile - quando non impossibile - il rispetto delle distanze di sicurezza tra i clienti. Dal bancone del Gordo, in via Battisti, è partita anche una chiamata alle forze dell’ordine. A comporre il numero, però, non è stato un passante armato di smatrphone e pronto a passare alla funzione “foto e invio”, ma lo stesso titolare, perché «era impossibile convincere le persone a distanziarsi». È scattato un controllo, ma non sono partite le sanzioni. Ecco, da questo fine settimana l’atteggiamento sarà diverso, anche se nei prossimi giorni prevarrà ancora il clima collaborativo.
LE REAZIONI
Il giorno dopo anche i baristi hanno fatto i conti con una serata a tratti surreale, nella quale la voglia di stare di nuovo assieme dopo la quarantena aveva fatto dimenticare di non aver ancora cacciato la minaccia silenziosa. «Abbiamo detto cento volte alle persone di rispettare le distanze - ha commentato Sabrina Gardonio, titolare della Pecora nera -, ma non possiamo sempre essere noi a controllare tutto. Ci è stato chiesto di uscire anche dalle nostre pertinenze per monitorare la situazione». Incassato anche il “colpo” di una multa appena ricevuta, è tornato sul tema anche il titolare del Portorico, Andrea Esposito: «Dev’essere multato chi non porta la mascherina quando è obbligatorio o il cliente che non rispetta le distanze. È un fatto di ordine pubblico».
LA SICUREZZA
Intanto, però, molti baristi del centro stanno pensando a un’altra soluzione: assoldare, magari dividendo le spese, squadre di steward per evitare gli assembramenti. Si tratta di un’idea già in pista, che potrebbe trovare concretezza entro il fine settimana. «La responsabilità - ha detto l’assessore Emanuele Loperfido - è di tutti, anche dei gestori dei bar, che dovranno dedicare più tempo al controllo delle aree esterne».
IL SINDACO
«Lunedì in Comune siamo stati bombardati di segnalazioni - ha detto Alessandro Ciriani - e alcune facevano riferimento a situazioni letteralmente deliranti. Ci sono delle norme e devono essere seguite da tutti. Invitiamo anche i cittadini a segnalare solo episodi davvero al limite, e non una coppia che beve un caffè. Potrebbe trattarsi anche di un nucleo convivente, che avrebbe tutto il diritto a rimanere non a distanza». Un commento è arrivato anche dal presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga: «Bisogna fare molta cautela - ha detto all’Ansa -, soprattutto nei comportamenti quotidiani. Spero nell’attenzione da parte di tutti, che si evitino affollamenti. Non dobbiamo rilassarci».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Maggio 2020, 09:51
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