Contagio, un metro non basta
Mi piacerebbe mostrarmi contenta e dire che trovo tutto perfetto - spiega Antonella Viola - ma purtroppo non è così. Un metro di distanziamento nei ristoranti, dove si sta delle ore, chiacchierando, senza mascherina, non è sufficiente. Così come la riapertura rapida delle palestre, con anche spogliatoi e docce, luoghi dove il droplet viene prodotto in modo importante durante l'allenamento, con un contagio molto, molto possibile, non mi trova d'accordo. E sono amareggiata. Capisco i motivi economici delle scelte, non quelli di certe aperture così di corsa». Inoltre , aggiunge l'immunologa padovana, «ora si può riaprire un ristorante, con addensamenti di persone, o una palestra, mentre non un teatro, o un cinema, dove gli spettatori possono stare distanziati con la mascherina e inoltre non parlano tra di loro».Antonella Viola, l'immunologa attaccata da Briatore: «Lavoro 14 ore al giorno, ecco la mia vita»
A giugno i risultati delle riaperture
I dati sono buoni in questo momento, dovuti alla linea prudenziale assunta dal Governo. Ma rendiamoci conto che la situazione creata dalla riapertura di oggi verrà valutata a inizio giugno. E sarà tardi se non si instaura un sistema preciso e migliore di tracciamento. Di un tampone conosciamo il risultato dopo 6/7 giorni, e tra l'altro senza sapere se dalla data di prelievo o da quella di esito. Ora si deve cambiare passo. Non possiamo correre il rischio di focolai che ripartano, e magari di beccarli in ritardo. Il tracciamento dell'epidemia è un problema, occorre cambiare passo».Crisanti? E' prudente, non critico
Anche lei critica come Crisanti? «Il professor Crisanti non è critico, ma prudente - risponde Viola - . Il Veneto è in buona condizione perché lui ha imposto una linea molto prudenziale... Oggi nel Veneto troviamo un positivo ogni 300 tamponi, in Lombardia uno ogni 28 o 30. E' evidente che non è possibile applicare le stesse regole a realtà così diverse... Di fatto si dice alle persone "tenete le mascherine e state attenti", ma non è sufficiente, non c'è il programma dei tamponi».Fase 2, Crisanti: «Riapertura a rischio, non siamo organizzati, il virus non si è indebolito»
Estetista, che distanze tenere?
Che distanze bisogna tenere nel salone di estetica? «L'estetista avrà tutti i mezzi di protezione, la mascherina, la visiera, i guanti. Non ci sono contatti bocca a bocca! Così come si va dal dentista, si può andare dall'estetista. Magari evitiamo di chiacchierare».Test sierologico? Non serve
E il sierologico? domanda Bertone. Il geologo Mario Tozzi annuncia che lo farà prima di partire per le ferie... «Non lo faccia - interviene Antonella Viola -, non serve. O si fa un test estremamente sensibile, oltre il 99% di sensibilità, o niente. Quelli normali attualmente stanno tra il 95 e il 96%, ma sapendo che l'incidenza della malattia è del 3%, è come lanciare una monetina. L'istituto superiore di sanità scelga bene quale test adottare, e li faccia direttamente sotto il proprio controllo». Tozzi, probabilmente, cambierà idea.Ultimo aggiornamento: Martedì 19 Maggio 2020, 10:37
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