Capodanno, vigile assenteista a processo:
​"La donazione di sangue era falsa"

Capodanno, vigile assenteista a processo: "La donazione di sangue era falsa"

di Davide Manlio Ruffolo
Per ottenere l'esenzione dal lavoro nella notte di Capodanno del 2015, un vigile urbano avrebbe falsificato un certificato medico.

Così l'agente, oggi 56enne, è stato rinviato a giudizio dal gup Massimo Battistini per i reati di falso materiale e di violazione dell'articolo 55 del nuovo Codice disciplinare del pubblico impiego (la cosiddetta “riforma Brunetta”). Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Nicola Maiorano, titolare del fascicolo sul presunto sciopero bianco intrattenuto dai vigili nella notte di San Silvestro del 2015, il 56enne aveva presentato quello che, ad una prima occhiata, sembrava un regolare certificato medico, datato 30 dicembre 2014, attestante l'avvenuta donazione di sangue da parte dell' agente. Ma dalle indagini degli investigatori, scattate a seguito delle numerose defezioni dal lavoro da parte dei vigili urbani, sarebbe emersa un'altra verità.

Come riportato nel capo d'imputazione, infatti, l'agente avrebbe “alterato l'attestazione della donazione di sangue rilasciata dall'Ospedale Fatebenefratelli di Roma, facendo apparire la donazione di ml 450 di sangue, mentre per controindicazioni cliniche, gli era stata inibita la donazione medesima”. In questo modo, scrivono i magistrati, l'uomo avrebbe ottenuto, senza averne i requisiti, l'esenzione dal lavoro proprio in una serata cruciale per la capitale. Ma la posizione del 56enne, stralciata dal fascicolo principale, non sarebbe altro che la prima a finire davanti ad un giudice. Nell'inchiesta, infatti, figurano numerosi agenti di polizia municipale e circa 60 medici, quest'ultimi accusati di aver rilasciato i falsi giustificativi utilizzati dagli agenti. Tutte posizioni che, prossimamente, potrebbero portare ad ulteriori richieste di rinvio a giudizio.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Febbraio 2016, 10:04
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