Torvaianica, ha un malore mentre
fa il bagno: morto 40enne

Torvaianica, ha un malore mentre fa il bagno: morto 40enne

di Lorena Loiacono
Il tuffo in mare, poi il malore. E non c' stato niente da fare ieri, a Torvajanica, per il 41enne che - all'arrivo dei soccorsi, verso le ore 12 di ieri - era praticamente gi morto. Si tratta di un tunisino, stato riconosciuto dalle impronte digitali.





Ma si tratta soprattutto di una nuova tragedia sul litorale che mette in luce tutte le carenze di un sistema che andrebbe adeguato. L'uomo, infatti, ha dovuto aspettare l'arrivo dell’ambulanza perché nella spiaggia libera non c'era nessuno in grado di soccorrerlo. E dalla Capitaneria di Porto scatta l'allarme sicurezza: «Quest'anno non ci sono bagnini».



Appena poche ore prima infatti, sabato pomeriggio verso le 17, un 52enne ha dovuto attendere l'intervento della Guardia costiera e della Capitaneria di Porto per ricevere i soccorsi del 118, da cui fortunatamente è stato rianimato: si era buttato in acqua, facendo lui stesso le veci del bagnino, per recuperare un bambino trascinato a largo dalla corrente. Per lui quindi, una volta raggiunto il bagnasciuga senza forze, nessun soccorso professionale.



E pochi giorni fa, lo scorso 22 giugno, a perdere la vita per un malore in acqua è stato un 34enne (padre di due bimbi, soccorso in spiaggia prima dalla moglie, che ha dato l'allarme) e poi da due infermieri presenti lì per caso come bagnanti. L'uomo quindi ha dovuto attendere l'eliambulanza per il trasporto al Grassi e a quel punto non c'era più niente da fare.



E allora si torna a parlare di sicurezza sul litorale romano. «Domani (oggi ndr) - spiega il comandante della Capitaneria di Porto di Roma, Lorenzo Savarese – chiederò ai sindaci di Pomezia e di Ardea di attivare il servizio di salvataggio nelle spiagge libere dei due comuni, almeno in quelle con un'alta affluenza di bagnanti. Fino allo scorso anno erano attive delle convenzioni per il servizio di assistenza ai bagnanti. Quest'anno invece no e di questo sono molto dispiaciuto. Dall'inizio della stagione i 40 chilometri di costa, metà nel comune di Pomezia e metà in quello di Ardea sono controllati solo da un gommone della Capitaneria di Porto e da due squadre di Mare sicuro che turnano durante l'arco della giornata. Ciò non è assolutamente sufficiente per garantire la sicurezza dei bagnanti».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Luglio 2014, 09:53
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