Roma Vintage, la festa è finita il degrado no: a Centocelle il parco è una discarica

Centocelle, il parco è una discarica il Roma vintage è finito da un mese ma il degrado rimane

di Veronica Cursi
Gli stand gastronomici sono ancora lì anche se le cucine hanno smesso di funzionare ormai da settimane. Ci sono ancora i tavolini rovesciati, le sedie di plastica imbrattate, le poltrone e i divanetti di vimini ricoperti da terra e rifiuti. E in mezzo al verde spunta persino l’angolo della griglia, con tanto di barbecue in bella mostra. A quasi un mese dalla chiusura di Roma vintage - la manifestazione estiva autorizzata a giugno dal Campidoglio - il parco dell’ex aeroporto di Centocelle è ancora una discarica a cielo aperto.









Il villaggio, che quest’estate sorgeva su 80 mila metri quadrati con stand, aree espositive, negozi e bar non è mai stato smantellato. O meglio: alcune strutture sono state smontate ma i resti rimangono ancora lì, sotto gli occhi di tutti. Risultato? Buste di plastica accatastate, resti di strutture di legno marcite dalla pioggia, barattoli di olio per cucinare e bombole del gas ancora in bella vista, con tutti i rischi che ciò può comportare.



Per oltre tre mesi, dal 21 giugno, lo spazio è stato dato in concessione alla manifestazione che per la sua VI edizione ha lasciato la storica cornice del parco di San Sebastiano per trasferirsi proprio in questa location. L’evento, che sarebbe dovuto terminare il 27 settembre con un grande spettacolo musicale, è stato annullato per l’improvvisa scomparsa dell’organizzatore, ma da allora nessuno ha trovato il tempo di ripulire l’area e oggi in mezzo al parco fiorisce solo il degrado. Basta guardare queste immagini per rendersene conto.

Uno spettacolo davvero desolante per questo parco immerso nel cuore del sud-est della città, tra via Casilina, via Togliatti e via Papiria trasformato in un vero e proprio immondenzaio: tavolini rotti, cuscini sporchi e e strappati, rifiuti sparsi ovunque. Ci sono decine e decine di assi di legno, spezzate e sparse ovunque, utilizzate in passato per montare gli stand. E i residenti che vogliono passeggiare nel parco sono costretti a fare lo slalom tra viti arrugginite, scatoloni, bottiglie di birra. Su un tavolino è rimasta ancora un’anguria intera, oltre a bottiglie d’acqua, alcolici e coca cole.



«E’ una vergogna - si sfoga un residente, Paolo Venturi - come si fa lasciare un parco in queste condizioni? Non solo per mesi abbiamo dovuto sopportare concerti fino alle 2 di notte, adesso dobbiamo anche convivere con un’area verde completamente abbandonatA a se stessa. Questo è uno dei parchi più grandi della città, dove ogni giorno portiAmo a spasso i cani, ci veniamo con i bambini: perchè dobbiamo essere noi a pagare i disservizi della città?».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 11:50
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