Roma, palazzina al flaminio: un boato poi il crollo.
La procura indaga per disastro colposo
di Michela Allegri e Alessia Marani
EROI Una Smart azzurra, sventrata, è rimasta in mezzo alla strada, chi la stava spostando è vivo per miracolo. Così come i tre vigili del fuoco eroi e un carabiniere che erano rientrati nel palazzo per prendere delle medicine necessarie a un inquilino: hanno sentito gli scricchiolii, poi come dei colpi d'arma da fuoco dei piloni di ferro del cemento che si sganciavano uno dietro l'altro, ce l'hanno fatta per un soffio a uscire dall'androne e ad abbracciare i colleghi, mentre alle loro spalle mezzo palazzo si sbriciolava. Alle 3,30 della notte l'inferno. «Abito alla scala accanto - racconta Gianni Di Stefano - dormivo, ho sentito un boato impressionante, ho pensato a una bomba, a un attentato. Mi sono affacciato: una nube di polvere gialla e odore di gas». Nello schianto al suolo, infatti, è stata danneggiata anche una tubatura del gas che in giornata è stata riparata. Per precauzione all'intero isolato è stata tolta anche la corrente e l'acqua. L'unico rifornimento possibile al “nasone” sulla piazza.
SFOLLATI L'allarme era scattato intorno alla mezzanotte e mezza. Haagea che è in affitto al settimo piano, dapprima è convinta che ci siano i ladri: «Ho sentito dei rumori, prima più deboli poi sempre più forti. Poi ho visto le crepe». Parte l'sos a 112 e 115. Ai pompieri ci vuole poco per capire che il crollo è imminente. I condomini vengono svegliati uno a uno. Si mette in moto anche la protezione civile che porta un bus su cui accogliere gli sfollati. Paola e una sua amica decidono di pagarsi un albergo vicino dove passare la notte, con loro anche il gattino Dudù. Altri si fanno ospitare da parenti e amici, solo una coppia di anziani è ospite del Comune: «Ci volevano portare a Torrenova - dice Marco - abbiamo detto di no». Ieri pomeriggio sopralluogo del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca che ha elogiato «il gioco di squadra» nei soccorsi. «La macchina è scattata immediatamente - ha detto - Questo significa pronto intervento, efficienza e soccorso pubblico».
LE INDAGINI La Procura al momento ha aperto un fascicolo per disastro colposo e dato mandato ai vigili del II Gruppo di acquisire in Municipio tutti gli atti relativi ai lavori di ristrutturazione, al terzo e soprattutto al quinto piano. Indagano il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e il pm Antonella Nespola. Nei prossimi giorni sarà nominato un consulente (un ingegnere) che dovrà stilare una relazione e ricostruire le dinamiche del crollo. Nel caso in cui fosse stato provocato da manovre errate durante i lavori di ristrutturazione, le ditte potrebbero finire indagate. Ovviamente rischierebbero anche altre conseguenze se emergesse che i permessi non erano a norma.
Ultimo aggiornamento: Sabato 23 Gennaio 2016, 20:48
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