IL TWEET
E fu così che Facebook, che non oscura la pagina dove si invita a investire i ciclisti perché "rispetta le regole", cancella Romafaschifo...
— Roma fa schifo (@romafaschifo) 20 Ottobre 2014
«Lo striscione - spiega Massimiliano Tonelli, uno dei fondatori del blog 'Roma fa schifò - attribuiva volgarmente un orientamento sessuale. Ci è sembrato di cattivo gusto e abbiamo voluto pubblicarlo per stigmatizzarlo». E dire che molti avevano da tempo segnalato la pagina per contenuti «non conformi» o che incitano alla discriminazione. Ma ci è voluta una vera e propria rappresaglia dei biancocelesti per far discutere la pagina web più amata e contestata della capitale.
«Ci sono arrivate decine e decine di messaggi privati pieni di insulti da parte dei tifosi laziali - spiega Tonelli - che hanno minacciato di segnalare in massa la pagina 'Roma fa schifò per violazione della policy di Facebook. Credo l'abbiano fatto e così Facebook ha oscurato la pagina. Intanto noi continuiamo la nostra attività sul blog e su Twitter». Particolarmente duri all'interno della pagina facebook, del sito e del profilo twitter, gli attacchi al sindaco Marino, alle pedonalizzazioni da lui decise, ma anche alle occupazioni, come quella messa in atto dai ragazzi del Cinema America, alla sporcizia e alle doppie file.
Ma anche contro i rom, spesso minorenni, sorpresi a derubare i passanti alle fermate delle metropolitane.
Volti pubblicati in chiaro volutamente «per consentire alle persone di riconoscere il volto dei ladri e di tenersene alla larga». Su facebook, coloro che avevano segnalato la pagina si trovano oggi di fronte alla schermata con su scritto: «Hai segnalato 'Roma fa schifò perchè contiene discorsi o simboli che incitano all'odio», e «non rispetta gli standard della comunità».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Ottobre 2014, 20:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA