Roma, l'authority: bene asili e illuminazione,
ma trasporti e rifiuti indegni per una capitale
di Flavia Scicchitano
La principale causa del degrado sono però gli stessi cittadini (55%).
Non va meglio per il Tpl: per autobus e strisce blu il voto è 4,6, con più del 70% di insoddisfatti, la metropolitana guadagna la sufficienza e il servizio taxi 6,5. I motivi del mancato utilizzo: scarsa qualità e accessibilità. «L'offerta negli ultimi anni è diminuita del 10% - spiega il presidente vicario dell'Agenzia, Marco Penna - Le linee di superficie hanno subito una contrazione più forte (-17%) mentre la rete metropolitana è stata incrementata dell'8% con l'apertura delle linee B1 e C».
Molto bene invece l'illuminazione pubblica con un giudizio di gradimento pari a 6,3, il 73% degli intervistati si dichiara molto soddisfatto. I parchi guadagnano un 6,4, uno su tre degli intervistati non rileva criticità mentre il 56% è scontento della qualità e della loro cura.
E lo stesso voto spetta agli asili nido comunali, con un aumento di iscritti del 3% nel 2014/2015 rispetto all'ultimo triennio. Il settore più gradito è la cultura, grazie anche a riduzioni tariffarie per i residenti e periodici ingressi gratuiti ai musei: il Palaexpo 8,1, Musei e Auditorium 8,0, Biblioteche 7,5, Bioparco 7,0.
Ma quanto costano i servizi pubblici e i tributi locali alle famiglie romane? Un nucleo familiare con reddito medio alto spende il 10% in più rispetto alla media delle grandi città italiane. Una famiglia con bambini piccoli (e misure a sostegno dei figli e del reddito) paga il 19% in meno rispetto alla media. Il servizio che rende la spesa più elevata è l'igiene urbana. La cultura, le strisce blu e i taxi hanno un costo nella media. Mentre i meno cari sono il trasporto pubblico, l'acqua e i servizi scolastici.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Dicembre 2015, 08:58
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