Gli zingari ora sgomberati vivevano di sussidi senza averne alcun bisogno: avevano anzi conti correnti postali da capogiro. Fa riflettere il fatto che proprio il Campidoglio nel 2014 ha speso 8 milioni per accogliere le 242 famiglie nei 7 “centri di raccolta rom” distribuiti nei vari quadranti della città ( Via Salaria, Best House Rom, Via Amarilli, Via San Cipirello, Via Torre Morena, Via Toraldo e l’ex Fiera di Roma). Con una spesa annua a nucleo familiare di circa 33 mila euro secondo i dati emersi dal rapporto “Centri di raccolta s.p.a.” dell’’Associazione 21 luglio, secondo cui a fronte dellaforte spesa c’è una situazione di segregazione. Giallo poi su una frase, attribuita all’assessora Francesca Danese, ma poi smentita, secondo cui il bonus casa poteva anche riguardare i rom.
Il blitz di ieri è scattato alle 7.30. Le forze dell'ordine hanno atteso che gli scuolabus (almeno 6) portassero i bambini a scuola. In realtà molti minori sono rimasti al campo perché spesso le donne li portano con sé a mendicare. Nelle unità abitative a cui adesso sono stati messi i sigilli verranno staccate le utenze utilizzate illegalmente, ossia acqua e luce. Successivamente i container potranno essere distrutti oppure assegnati a nuclei familiari con reale bisogno di alloggio.
I container abitati dai 30 falsi poveri, tra l’altro, erano proprio nell’area dove si è verificato tre notti fa il mega incendio di quattro container, provocando un danno di circa 20.000 euro.
Questo a causa di una guerra tra serbi e bosniaci, che da tempo si massacrano a colpi di roghi dolosi, minacce e aggressioni.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 09:14
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