Rom finti poveri: blitz della municipale
nel campo di Castel romano, 30 sgomberi

Rom finti poveri: blitz della municipale nel campo di Castel romano, 30 sgomberi

di Angela Camuso
Mega blitz ieri mattina al campo rom di Castel Romano, già di recente agli onori delle cronache per essere diventato uno dei grandi business della cupola romana di Carminati e Buzzi. La scoperta più clamorosa da parte delle forze dell’ordine è stata quella di 30 nomadi falsi poveri. Si vanno ad aggiungere agli altri 43 smascherati le scorse settimane nello stesso villaggio sulla Pontina.





Gli zingari ora sgomberati vivevano di sussidi senza averne alcun bisogno: avevano anzi conti correnti postali da capogiro. Fa riflettere il fatto che proprio il Campidoglio nel 2014 ha speso 8 milioni per accogliere le 242 famiglie nei 7 “centri di raccolta rom” distribuiti nei vari quadranti della città ( Via Salaria, Best House Rom, Via Amarilli, Via San Cipirello, Via Torre Morena, Via Toraldo e l’ex Fiera di Roma). Con una spesa annua a nucleo familiare di circa 33 mila euro secondo i dati emersi dal rapporto “Centri di raccolta s.p.a.” dell’’Associazione 21 luglio, secondo cui a fronte dellaforte spesa c’è una situazione di segregazione. Giallo poi su una frase, attribuita all’assessora Francesca Danese, ma poi smentita, secondo cui il bonus casa poteva anche riguardare i rom.



Il blitz di ieri è scattato alle 7.30. Le forze dell'ordine hanno atteso che gli scuolabus (almeno 6) portassero i bambini a scuola. In realtà molti minori sono rimasti al campo perché spesso le donne li portano con sé a mendicare. Nelle unità abitative a cui adesso sono stati messi i sigilli verranno staccate le utenze utilizzate illegalmente, ossia acqua e luce. Successivamente i container potranno essere distrutti oppure assegnati a nuclei familiari con reale bisogno di alloggio.



I container abitati dai 30 falsi poveri, tra l’altro, erano proprio nell’area dove si è verificato tre notti fa il mega incendio di quattro container, provocando un danno di circa 20.000 euro.
Questo a causa di una guerra tra serbi e bosniaci, che da tempo si massacrano a colpi di roghi dolosi, minacce e aggressioni.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 09:14
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