Referendum, a Roma affluenza al 69%. M5S: “Noi esclusi a Castelnuovo di Porto”
di Anita Sacconi
Numeri più alti di quelli registrati l’ultima volta in cui i cittadini si sono recati ai seggi. Il 19 giugno scorso, in occasione del ballottaggio per le comunali che hanno portato all’elezione di Virginia Raggi a sindaco della capitale, l’affluenza a Roma era stata del 50,5% (al primo turno 57,6%). La partecipazione dei romani al voto sulla riforma proposta dal governo Renzi registra numeri in linea con quelli dell’intero Paese: in tutta Italia ha votato il 68,3% degli aventi diritto. E soprattutto con quelli registrati nella regione. Nel Lazio (4 milioni di elettori residenti) l’affluenza è stata del 68,5%.
Tra le province laziali è Viterbo quella che ha registrato l’affluenza più alta con il 71,7%, seguita da Roma con il 69%. Poi Rieti, 68%, Frosinone, 67,33%, Latina con il 67,28%. Il Lazio è la Regione con più elettori italiani temporaneamente all’estero che hanno presentato la domanda di voto per corrispondenza: 5.567 (2.856 uomini e 2.711 donne). Polemiche a Castelnuovo di Porto, dove i comitati per il No, il M5S e Sinistra Italiana, sono stati ammessi con un ritardo di due ore a seguire lo spoglio del voto degli italiani all’estero nel capannone bunker della Protezione civile. Il motivo: un errore nella domanda di designazione dei rappresentanti del comitato.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Dicembre 2016, 09:04
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