Scioperi e malattie, la metro di Roma va ko.
Visite mediche a tappeto contro i 'furbetti'
di Lorena Loiacono
A denunciare l'anomalia di tanti malanni nel giorno dello sciopero è stata l'Atac che, in un comunicato, ha assicurato di aver inviato immediatamente le visite fiscali agli assenti per malattia, per verificarne le condizioni di salute. «È stato rilevato ha spiegato l'azienda di trasporto pubblico - un notevole aumento dei casi di malattia denunciata a inizio servizio e di richieste di utilizzo di permessi, in particolare sulla linea B della metropolitana dove risultano scoperti il triplo dei turni rispetto alla media».
Per la precisione, tra la metro A e la B, erano 26 gli autisti malati. Oltre ovviamente a quelli in sciopero. E quindi ieri, dalle 8.30 alle 12.30, i disagi per il traffico non sono mancati: le metropolitane A, B, B1 erano ferme mentre le ferrovie Roma-Lido e Termini-Centocelle erano pesantemente ridotte. Per i bus sono state numerose le linee sospese e le corse del tutto cancellate. Secondo uno dei sindacati promotori dello sciopero, l'Usb, l'adesione ha raggiunto il 70% e la sigla sindacale rispedisce al mittente le accuse dell'azienda: «Atac non criminalizzi i lavoratori ha chiesto Michele Frullo, Usb lavoro - la malattia è la conseguenza dell'accordo in vigore da luglio che aumenta carichi di lavoro e acuisce problemi di salute e sicurezza».
A stabilire l'appropriatezza dei permessi richiesti per motivi di salute, ora, saranno i medici inviati a tappeto, all'arrivo di tanti certificati. Secondo quanto rilevato dall'azienda di trasporto pubblico, infatti, ieri poteva esserci il rischio concreto che tale livello di assenteismo, oltre alle adesioni alla protesta, prolungasse di fatto i tempi dello sciopero che, per volontà prefettizia, doveva terminare alle 12.30. Così non è stato, il servizio è ripreso regolarmente dopo 4 ore di blocco.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Aprile 2016, 09:21
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