Mafia Capitale, nel mirino di Gabrielli 126 tra
politici e dirigenti. Municipi commissariati?

Mafia Capitale, nel mirino di Gabrielli 126 tra ​politici e dirigenti. Municipi commissariati?

di Flavia Scicchitano
Ore decisive per il futuro di Roma. Il dossier del prefetto Franco Gabrielli è arrivato ieri, alle 18, sul tavolo del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che adesso dovrà prendere le sue decisioni.





Se l'ipotesi della richiesta di scioglimento del Comune per mafia sembra ormai tramontata, la linea dovrebbe essere quella del pugno duro: non contro Marino però (che resterebbe in carica) ma contro i dirigenti dell'amministrazione capitolina che dunque verrebbero commissariati.



Stessa fine per i municipi, che verrebbero riorganizzati sul “modello Ostia” affidando a viceprefetti la guida di quelli più coinvolti nelle inchieste e sostituendo i vertici apicali delle strutture amministrative. In tutto: almeno 4 dipartimenti del Comune, 3 Municipi, e 126 persone (secondo indiscrezioni trapelate da palazzo Valentini) tra dirigenti e politici da rimuovere in tronco. «È appena arrivata sul mio tavolo la relazione del prefetto Gabrielli - ha riferito ieri sera Alfano - La mia non sarà una decisione preconfezionata o precostituita, ma formerò il mio convincimento in base alla relazione del prefetto».



Decisione che potrebbe arrivare prima del previsto: «La legge da tre mesi di tempo - ha precisato il ministro - ma io non credo che li userò tutti». L'ipotesi, dunque, sembra essere questa: sostituzione dei dirigenti capitolini e dei funzionari di alcuni municipi chiave, come avvenuto sul litorale con l'arrivo dell'assessore alla Legalità, Alfonso Sabella.



I dipartimenti ai quali si farebbe riferimento nelle mille pagine del dossier sarebbero Lavori Pubblici, Verde, Sociale e, probabilmente, Scuola. In cima alla lista dei municipi da “commissariare” ci sarebbe, invece, il VI, quello di Tor Bella Monaca: il presidente del Pd Orfini ha invitato il minisindaco a dimettersi. Dalla relazione dei commissari prefettizi, ora nelle mani del prefetto, sarebbe il municipio con il maggior rischio «di infiltrazioni criminali nella macchina amministrativa». Poi il III, alla periferia nord di Roma, e il X, Ostia, già commissariato dopo le dimissioni del presidente Andrea Tassone. In quest'ultimo caso si pensa ad ulteriori soluzioni in collaborazione con la Prefettura. E intanto Marino pensa alla fase due: «Superata questa fase guarderò negli occhi la mia squadra per capire chi si sente nelle condizioni di triplicare gli sforzi. Ora dobbiamo fornire quei servizi che determinano una maggiore qualità».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Luglio 2015, 07:18
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