Mafia Capitale, Cantone commissaria
i primi due appalti dell'Ama
L'avvio del procedimento da parte del presidente dell'Anticorruzione è scattato ieri, sempre a quanto si apprende. L'iter segue la procedura prevista dall'articolo 32 del decreto legge 90 che ha affidato più ampi poteri all'Authority. Le due aziende hanno ora 15 giorni di tempo per presentare un'eventuale memoria. Successivamente Cantone chiederà al prefetto di Roma di emettere i relativi decreti di commissariamento.
Gli appalti commissariati Il Consorzio nazionale servizi (Cns), il cui appalto con l'Ama - municipalizzata romana rifiuti e ambiente - è stato commissariato dall'Anticorruzione, è un colosso della cooperazione associato a Legacoop e con sede a Bologna. La cooperativa '29 Giugnò di Salvatore
Buzzi è associata al Cns e lui stesso fino a due settimane fa faceva parte del Consiglio di sorveglianza del consorzio. All'esplodere dell'inchiesta su Mafia Capitale il Cns ha annunciato l'espulsione di Buzzi, presunto braccio imprenditoriale di Massimo Carminati.
Del Cns si è parlato poi per un appalto da 3 milioni per le pulizie nelle sedi del ministero del Lavoro a Roma, vinto da Cns e da un'altra azienda, quindi trasferito dal consorzio alla '29 Giugnò per inadempienze della prima società incaricata da Cns.
L'altro appalto dell'Ama commissariato dall'Authority di Raffaele Cantone riguarda la cooperativa Edera di Roma, il cui responsabile Franco Cancelli si trova agli arresti domiciliari per turbativa d'asta nell'ambito
dell'inchiesta 'Mondo di Mezzò. Nelle intercettazioni del Ros Cancelli compare spesso in relazione a Buzzi, con il quale sembra spartirsi alcuni appalti.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Dicembre 2014, 15:45