Roma, il Giulio Cesare apre
l'autunno caldo delle occupazioni

Roma, il Giulio Cesare apre ​l'autunno caldo delle occupazioni

di Lorena Loiacono
Un blitz notturno e il Giulio Cesare si ritrova occupato. Ed è così che con il liceo di Corso Trieste rimonta la protesta studentesca. Brutta sorpresa ieri mattina per professori e bidelli dello storico liceo classico: nella notte un gruppo di circa 40 studenti ha occupato l'edificio, facendo scattare l'allarme e provocando così l'arrivo immediato delle forze dell'ordine.





I ragazzi hanno comunque dormito all'interno, lasciando fuori ieri mattina tutto il personale scolastico. Ma non solo. A rimanere fuori dai cancelli, infatti, sono stati anche tanti studenti. Probabilmente la maggioranza. Compresi i rappresentanti di istituto. Qualcuno è entrato a scuola, comunque, per vedere di cosa si trattava e qualcun'altro, invece, ha aspettato fuori per capire cosa fare.



«Ho denunciato il fatto ai Carabinieri – spiega la preside Micaela Ricciardi – per invasione di edificio e interruzione di pubblico servizio. Non è giusto che un gruppetto di sconsiderati tenga in scacco un'intera scuola, senza un documento né richieste. Rischiamo che vengano danneggiate le apparecchiature elettroniche per 80mila euro, raccolti con il contributo delle famiglie, e che i ragazzi perdano viaggi di istruzione e attività già organizzate. Domani (oggi) prenderò le presenze dei ragazzi che non partecipano all'occupazione, ho chiesto la collaborazione dei genitori». A fronte del centinaio di occupanti all'interno della scuola, ieri mattina, altrettanti e forse più erano quelli rimasti fuori, contrari.



«Certo che sono contraria – spiega Lucia, 16 anni – abbiamo i trimestri: significa che, entro tre settimane, devo aver recuperato le insufficienze. Altro che dormire a scuola: devo farmi interrogare». Ma la protesta dilaga, dal liceo Montessori al il Machiavelli, il Rousseau e il Cannizzaro, il Caravaggio, l'Isa Roma I di Laurentina, l'Elsa Morante e il Margherita di Savoia. In agitazione studenti e docenti anche al Talete e al Mamiani, Righi, Tasso e Pasteur, dall'Archimede al Pacinotti e dall'Argan, compresi Cattaneo e Orazio. E così si andrà avanti almeno fino allo sciopero del 12 dicembre con le occupazioni nelle scuole divise tra chi le sostiene e chi invece preferirebbe far lezione.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Novembre 2014, 10:00
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