Giubileo, nessun commissario ma a dirigere
l'organizzazione ci sarà Gabrielli

Giubileo, nessun commissario ma a dirigere ​l'organizzazione ci sarà Gabrielli

di Flavia Scicchitano
L'accordo è vicino. Anche se non mancano gli scontri sul grande regista della macchina organizzativa del Giubileo. L'ipotesi avanzata dal governo di un commissario esterno in grado di coordinare la gestione degli interventi per l'Anno Santo crea da giorni diverbi e polemiche. Frecciate tra deputati, consiglieri, amministratori. Divisioni e litigi interni allo stesso Pd.





Da una parte Lorenza Bonaccorsi, presidente del Pd Lazio aveva detto: »Roma nelle condizioni attuali non è pronta». Poi rettificato: «L'unione fa la forza. Siamo in un periodo complicato, anche per la sicurezza: io sono molto contenta a questo punto che si lavori in sinergia. Roma ce la puo fare, ce la fa». Dall'altra il segretario regionale del Pd, Fabio Melilli: «Sono contrario sempre ai commissari. Quando si commissaria una cosa si tocca la democrazia. È tempo di far funzionare la città e si può fare con un lavoro di insieme tra Comune, Regione e Governo. Tutti troveranno il modo di fare bene senza troppe cose straordinarie».



Tra le due fazioni, Matteo Orfini, il commissario Pd Roma: «Il Papa indice il Giubileo straordinario della misericordia e il meglio che riusciamo a fare è discutere di chi fa il commissario? Anche no», aveva redarguito via twitter. Ma l'opzione del commissario ha scatenato soprattutto la furia del sindaco Ignazio Marino («La straordinarietà dell'incarico non obbliga a individuare una figura diversa dal primo cittadino - aveva detto - Il Campidoglio valuterà il tutto con il governo nazionale»). E ieri il primo contatto.



Marino ha finalmente parlato con il sottosegretario Graziano Delrio: «Ci siamo brevemente sentiti e abbiamo deciso che faremo tra oggi e domani una conversazione telefonica per disegnare il percorso - ha spiegato il primo cittadino - in modo da convocare poi le professionalità, le persone e le istituzioni che ci aiuteranno. Ho detto a Delrio quello che penso: questo è un Giubileo della Misericordia non un Giubileo della Cuccagna».



Smentito sul nascere il nome di Francesco Rutelli (si era detto «indisponibile a incarichi pubblici») il nome in pole resta quello di Franco Gabrielli. La nomina dell'attuale capo della Protezione civile farebbe infatti cadere anche le resistenze del Campidoglio contrario a interventi di mani esterne. Sarà infatti lo stesso Gabrielli a prendere il posto del prefetto Giuseppe Pecoraro (che dal 1 aprile andrà in pensione) e il comando della cabina di regia a cui pensa Renzi. Resta da vedere che si diranno Marino e Delrio. E quale sarà l'ultima parola del premier Renzi.

Intano non mancano le polemiche: «Senza risorse non andiamo da nessuna parte. Roma è disastrata sotto tutti gli aspetti a cominciare dall'accoglienza e dal decoro.
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Marzo 2015, 08:40
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