Mietitura e trebbiatura, è la festa dell'orzo:
ecco come nasce la birra Peroni -Foto

Mietitura e trebbiatura, è la festa dell'orzo: ecco come nasce la birra Peroni
Oggi la mietitura e la trebbiatura. Presto un boccale di birra Peroni. Grande festa questa mattina al Casale di Santa Brigida dove l’azienda produttrice di bionde ha festeggiato con gli agricoltori della propria filiera l’inizio della raccolta dell’orzo.







“Il legame con l'agricoltura costituisce un tassello fondamentale del processo produttivo e della catena del valore di Birra Peroni - spiega Federico Sannella, direttore relazioni esterne di Birra Peroni -. È per questo che abbiamo deciso di celebrare insieme l'inizio della raccolta dell'orzo, per mostrare il profondo legame tra ciò che nasce nei campi e ciò che arriva sulle nostre tavole”.







Nella distesa sterminata dell’agriturismo sulla via Braccianese, condotto da Filippo Carenza, presidente di Agriturist Roma, la coltivazione dell’orzo distico occupa 10 dei 60 ettari della tenuta. Numeri che, insieme agli altri campi di semina del territorio, portano il Lazio al primo posto tra le regioni italiane nella produzione dell’orzo: 5 mila ettari di coltura, con il 35% delle coltivazioni e il lavoro di più di 500 agricoltori e un raccolto medio annuo di 13 mila tonnellate.



Basta pensare, infatti, che Birra Peroni collabora con oltre 1.500 agricoltori per la produzione di orzo da birra e nel 2014 gli ettari di terreno seminati a orzo sono stati 16.500 (tra Marche, Abruzzo, Molise, Umbria, Toscana e Lazio), per un raccolto di quasi 49 mila tonnellate e la copertura del fabbisogno totale del marchio. Sui campi di Santa Brigida il lavoro inizia alle prime ore del mattino. La mietitrebbiatrice taglia, sgrana e raccoglie i chicchi con la velocità di un ettaro l'ora.



L'orzo viene immesso sul rimorchio, caricato su un camion e nel giro di un giorno è pronto per essere depositato nella malteria Saplo di Pomezia, l’unico stabilimento per la produzione del malto dell’azienda. “La semina parte tra novembre e dicembre e arriva a maturazione per la raccolta tra giugno luglio - spiega Fabio Scappatici, responsabile qualità della malteria di Pomezia - Per due mesi viene stoccato nei silo, fino a settembre, finché non germina non germina. Poi in otto giorni produciamo il malto finito che viene fatto maturare nei silo per altre tre settimane. E solo alla fine va in birreria”.



Lì, negli stabilimenti di produzione della Birra Peroni (Roma in via Collatina, poi ce ne sono uno a Bari e e uno a Padova) inizia il processo di ammostamento, fermentazione e maturazione.
Dopo circa un anno dalla semina, la birra è pronta per essere servita nei ristoranti e nei pub. In Italia la produzione annua di Birra Peroni ammonta a 4,9 milioni di ettolitri di birra, di cui oltre 1 milione esportati. Ce ne è per tutti i gusti, in bottiglia, barattolo o fusti, chiara, rossa o doppio malto e adesso anche al limone.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Giugno 2015, 22:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA