Eur, a scuola senza docenti: al Nathan saltano lezioni e stage

Eur, a scuola senza docenti: al Nathan saltano lezioni e stage

di Alessia Marani
La scuola è iniziata da quasi un mese e loro, gli oltre 200 allievi del Centro di formazione professionale Ernesto Nathan dell’Eur, sono ancora senza insegnanti.



Si tratta di una delle poche strutture pubbliche in grado di garantire un’occupazione reale ai propri iscritti, specializzandoli in corsi di estetica e acconciatura. Un passepartout per il mondo del lavoro che, però, resta al palo.



«Manca all’appello il 70% del personale - tuona il direttore Giancarlo Peruzzi - abbiamo incontrato l’assessore comunale competente Daniele Ozzimo lunedì, abbiamo chiesto provvedimenti urgenti perché la didattica è paralizzata e a rischio c’è tutta la seconda metà dell’anno. Eppure nulla si muove». Ieri nel plesso comunale di via Taby si sono riunite in assemblea dirigenza, docenti (i superstiti), allievi e famiglie.



È stato stilato un documento che annuncia battaglia. Convocando, di fatto, una seconda assemblea per lunedì «prevedendo l’occupazione da parte di allievi e genitori della sede del CFP», si legge. «La situazione è ormai inaccettabile - sostengono le famiglie - denunceremo il Comune per omissione di atti d’ufficio e chiederemo i danni».



«È vergognoso che in un periodo in cui si parla tanto di disoccupazione giovanile, i nostri ragazzi siano abbandonati - parla la rappresentante dei genitori, Annamaria Rocchino -. I nostri figli vanno a scuola, poi tornano a casa perché non ci sono gli insegnanti. E chi avrebbe dovuto provvedere a risolvere il problema per tempo si sta muovendo solo adesso, con un ritardo imperdonabile».



IL NODO

Il nodo starebbe nel blocco delle assunzioni dei precari. «Ci sono insegnanti che dopo quattro anni di precariato - spiega Peruzzi - si aspettavano l’assunzione definitiva. Ma con le nuove regole che non prevedono più la stabilizzazione dopo 36 mesi di lavoro, tutta la procedura si è arenata. E il Comune non fa più assunzioni, di alcun tipo». Peruzzi allarga le braccia: «In trent’anni di servizio - racconta - non m’era mai capitata una cosa del genere. Mi mancano pochi giorni alla pensione e non avrei mai pensato di concludere in questo modo».



Il Nathan dovrebbe garantire 8000 ore di formazione, ma ne riesce a mettere insieme appena 2300. «I nostri figli stanno studiando solo inglese e italiano - aggiunge Rocchini - e perderanno l’occasione di fare gli stages perché impreparati».
Non basta. A rischio c’è un finanziamento di circa 120mila euro già erogato dalla Provincia: i soldi per i corsi ci sono, i docenti no.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 11:47
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