Renzi incontra il M5S per la legge elettorale.
Il premier: "Non siamo così lontani" -Foto

Legge elettorale, vertice Pd-M5S: presente anche Renzi. Il premier: "Non siamo molto lontani" -Diretta
ROMA - Continuano gli incontri tra la maggioranza e l'opposizione per gli accordi sulla legge elettorale, soprattutto tra il Pd e il Movimento 5 Stelle. Lo stesso premier, Matteo Renzi, ha partecipato oggi all'incontro con la delegazione dei grillini. Il segretario del Pd ha lasciato Palazzo Chigi accompagnato dagli altri componenti della delegazione Dem, Roberto Speranza, Alessandra Moretti e Debora Serracchiani.







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RENZI: NON SIAMO LONTANI «Vogliamo tenerla aperta o no la discussione» sulle riforme costituzionali «e se sì quali sono i punti su cui voi non accettate totalmente nessun tipo di accordo?». Lo domanda il premier Matteo Renzi al M5S. Poi afferma: «Non credo che siamo così lontani» nel merito della riforma. «Il punto vero è capire se sulle preferenze riusciamo a trovare un punto di caduta o meno».



«È oggettivo che si sono fatti passi avanti» nel dialogo Pd-M5S sulla legge elettorale: «chi lo dovesse negare sbaglierebbe. Ma dovete anche capire che il nostro atteggiamento è talvolta un pò scettico sulla vostra reale volontà anche perchè leggiamo dichiarazioni su P2, democrazia autoritaria...».



Comanda Berlusconi? «È una battuta divertente, posso rispondere però che comanda chi ha preso più voti. Quando arriva a quelli che abbiamo presi noi, ci fa un fischio e noi ci stiamo». Così il premier Matteo Renzi risponde al deputato M5S Danilo Toninelli che afferma che nei dettagli della nuova legge elettorale 'comanda Berlusconì.



DI MAIO «Delle riforme, dopo la legge elettorale, se volete ne parliamo». Lo afferma Luigi Di Maio dando il via al'incontro con il Pd sulla legge elettorale. «Dal nostro punto di vista ci sono punti importanti da cui non si può prescindere», tra cui quello dell'introduzione delle preferenze nella legge elettorale. «Dopo otto anni di Porcellum» si deve tornare alle preferenze, afferma Di Maio, che distribuisce alla delegazione Pd uno schema con le proposte 5 Stelle. «Io che sono del Sud so che le preferenze hanno alcune degenerazioni ma questo non significa che non si possono usare controbilanciamenti».



TONINELLI «Abbiamo rinunciato alle preferenze negative che per noi erano un punto importante e ci accontentiamo quantomeno di eliminare i condannati dal parlamento». Lo afferma il deputato M5S Danilo Toninelli nel corso dell'incontro con il Pd sulla legge elettorale. «Altro punto è la prassi non accettabile che un capo politico si presenti come in più circoscrizioni e poi possa scegliere dove prendere il seggio».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Luglio 2014, 09:23
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