Renzi: pil negativo, mille giorni
per invertire la rotta
1.000 giorni Il 1 settembre partiranno i "MilleGiorni" che ci porteranno entro il maggio 2017 a disegnare un'Italia diversa, più efficiente e competitiva». Si tratta di «una sfida doppia» per richiamare la politica al proprio ruolo e per intervenire sulle «principali amministrazioni dello Stato con riforme strutturali». «Alla fine di questo percorso l'Italia tornerà ad essere la guida, e non il problema dell'Eurozona», assicura il premier.
Le riforme «Avanti con ancora maggiore decisione. Senza incertezze, senza paure, senza frenate. Il processo di riforme è partito. Procede. È iniziato un percorso senza ritorno». «Nel 2012 abbiamo fatto meno 2,4%. Nel 2013 abbiamo fatto meno 1,6%. Nei primi sei mesi siamo a meno 0,3%. Dobbiamo invertire la rotta. Ma dipende solo da noi. Dal nostro lavoro in Parlamento e nel Paese. I "MilleGiorni" sono la concreta possibilità di far ripartire la speranza e la crescita».
Spending review «Se l'Italia non cambia sarà sempre negativa. A chi tra noi dice che deve cambiare l'Europa, più che l'Italia, rispondo con rispetto che possiamo cambiare l'Europa solo se facciamo bene a casa nostra. I "MilleGiorni" sono un arco di tempo che consente una strategia globale», prosegue Renzi che torna anche sul nodo spending review: «La spending review. Ci hanno detto che la spending è una questione tecnica. Ma è una finzione. La scelta di cosa tagliare e cosa non tagliare è la suprema scelta politica. La spending è ontologicamente questione politica, che non possiamo rinviare. Ci siamo dati obiettivi che manterremo».
Bonus e taglio Irap «L'abbassamento delle tasse per i ceti medio bassi per 10 miliardi di euro annui e la riduzione del 10% dell'Irap sono un passaggio storico per l'Italia, ma non ancora sufficiente», continua. «Abbiamo già approvato il Decreto Poletti e siamo contenti dell'aumento di centomila posti di lavoro tra maggio e giugno. Ma alla ripresa va accelerato il disegno di legge delega», aggiunge, indicando le 5 priorità del governo.
Niente annunci spot «L'impresa che ci attende è un lavoro puntuale e puntiglioso di ripartenza del sistema. Non una serie di annunci spot», conclude Renzi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Agosto 2014, 17:14