Jobs act, via libera della Camera con 316 sì.
Il Pd si spacca, 40 deputati non votano

Jobs act, via libera della Camera con 316 sì. Il Pd si spacca, 40 deputati non votano
ROMA - è arrivato il via libera della Camera al Jobs act con 316 sì. L'opposizione non ha partecipato al voto abbandonando l'aula prima del voto. Non hanno partecipato al voto uscendo dall'Aula M5s, Forza Italia e Lega, più trenta deputati 'dissidenti' del Pd che, pochi minuti prima della votazione finale, hanno firmato un documento per spiegare le ragioni del dissenso. Mentre la componente di Pippo Civati si è espressa contro. Hanno votato no rimanendo in Aula anche Francesco Saverio Romano di Forza Italia e Gianni Melilla di Sel, mentre Massimo Corsaro, di Fratelli d'Italia-An, ha votato sì in dissenso dal gruppo.



Il provvedimento per avere l'ok definitivo deve ora tornare in Senato, poiché il testo è stato modificato dalla commissione Lavoro dove sono stati approvati gli emendamenti frutto dell'accordo tra il governo e la minoranza Pd, che puntava a ridimensionare la possibilità di modificare lo Statuto dei lavoratori.



Fassina: "Renzi alimenta tensione sovversive". «Le parole di Renzi non aiutano la pace sociale. Alimenta le tensioni sovversive e corporative». Lo afferma il deputato del Pd Stefano Fassina alla Camera nel corso della conferenza stampa della minoranza Pd sul Jobs Act.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Novembre 2014, 20:55