Scala, dopo Dolce e Gabbana un altro socio eccellente: dalla Bmw 600 mila euro in 5 anni

Scala, dopo Dolce e Gabbana un altro socio eccellente: dalla Bmw 600 mila euro in 5 anni
Dopo Dolce & Gabbana e Kuehne + Nagel anche Bmw entra come socio della Scala. Più precisamente come socio fondatore sostenitore, dunque con un contributo di almeno 600 mila euro in cinque anni. La decisione è stata ratificata oggi, come ha confermato il sovrintendente Alexander Pereira, dall'assemblea dei soci che si è riunita, così come il Cda, per approvare il bilancio previsionale 2016.
La notizia dell'ingresso di Bmw dovrebbe essere ufficializzata dalla casa automobilistica nel giro di una decina di giorni. Per ora il sovrintendente si è limitato a ricordare di aver portato al teatro l'anno scorso oltre 10 milioni 800 mila euro con il fund raising «e anche quest'anno - ha aggiunto - non credo che la cifra sarà più piccola». Nei giorni scorsi, Pereira, in un'intervista al Sole 24 ore, ha spiegato che «il grande patrimonio artistico italiano può interessare molti stranieri» aggiungendo che i suoi interlocutori sono «grandi imprese che capiscono come la cultura sia un investimento duraturo che restituisce il denaro impiegato con interessi notevoli». Nel 2015 l'associazione svizzera di Amici nella Scala ha portato al teatro 1,4 milioni di euro e da poco è partita la versione americana da cui il sovrintendente si aspetta ottimi risultati. Comunque sul bilancio previsionale del 2016 alcuni dei soci hanno espresso e fatto mettere a verbale delle riserve. Certo una situazione diversa dall'anno scorso, quando la Regione aveva votato in assemblea contro il bilancio previsionale 2015, ma comunque non senza preoccupazioni, in particolare per l'importanza che hanno le erogazioni liberali, cioè quel fund raising che Pereira assicura non diminuirà ma che secondo alcuni dei soci resta un elemento aleatorio. Per questo, su richiesta di Francesco Micheli, sono stati forniti ed oggi esaminati alcuni dati storici del teatro dal 2004 ad oggi, osservando un aumento di costi artistici e personale e anche un aumento dei biglietti omaggio (passati, a quanto si apprende, dal 5 al 15%) che hanno fatto chiedere ad alcuni consiglieri in cda al sovrintendente di ragionare sul modello di gestione. Niente di strano, secondo Pereira, perchè «dicono 'attenti ai contì ma è normale, lo fanno dovunque. È il loro lavoro». Nella seduta del consiglio (presieduta da Micheli dato che era assente il presidente, il sindaco Giuliano Pisapia, che si trova in Iran - e anche il vicepresidente Bruno Ermolli, che si è dimesso) non si è parlato della nomina del nuovo vice.
La decisione se eleggerlo nella prossima seduta del board, a metà marzo, o aspettare dopo le elezioni amministrative, quando arriverà il nuovo sindaco, spetta a Pisapia.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Febbraio 2016, 18:31
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