Parisi-Sala, Lupi: "No a cittadini di serie
A e B". Martina: "Guardiamo avanti"

Parisi-Sala, Lupi: "No a cittadini di serie A e B". Martina: "Guardiamo avanti"

di Simona Romanò
Tempo di endorsement per i due candidati sindaco a Milano: a sostenere Stefano Parisi c'è Maurizio Lupi, per Sala c'è invece Maurizio Martina.

LUPI: "CON PARISI CAMBIEREMO MARCIA" Maurizio Lupi perché votare Stefano Parisi?
«Sarebbe un sindaco migliore di Sala, unisce l'esperienza manageriale con quella nella pubblica amministrazione, oltre a possedere sensibilità politica».
Quale stile di governo per Milano?
«Quello che rimette al centro delle priorità tutti i milanesi per una qualità della vita migliore».
In cosa ha fallito Pisapia?
«È tornato a dividere i cittadini di serie A con quelli di serie B - gli abitanti del centro e quelli delle periferie - e ha perso di vista i bisogni quotidiani e concreti, dalla casa popolare dignitosa al parco giochi sicuro».
Come intervenire sulle case popolari dei quartieri disagiati?
«Con un piano di manutenzione straordinario per sistemare dalle buche stradali agli alloggi e per riportare la legalità, partendo dal dire stop alle occupazioni abusive. Basta recarsi in via Tofano 5 o in via Bolla 42 per capire l'emergenza. Non ci sono più alibi, il futuro sindaco deve intervenire».
Tasto dolente tasse.
«Sono impennate con Pisapia di 718 milioni, i trasferimenti statali sono diminuiti di 288, quindi ci sono 430 milioni di maggior gettito non giustificato. Noi le riporteremo ai livelli di un tempo, eliminando entro il mandato l'addizionale Irpef introdotta da Pisapia».
Come?
«Riportando ad efficienza l'amministrazione pubblica».
È possibile rinegoziare con Roma le condizioni per fare tornare i soldi dei milanesi a Milano.
«Sì, perché Milano non vuole l'elemosina. Chiede al governo, visto che è virtuosa, di essere libera di gestire le proprie risorse».
Come gestire l'immigrazione?
«Con un'accoglienza diffusa per evitare mega-centri, oltre a un tavolo Governo-Regione-Comune per distribuire i migranti. I milanesi sono generosi, non hanno mai negato ospitalità».

MARTINA: "CON SALA PER NON TORNARE INDIETRO" Maurizio Martina perché votare Giuseppe Sala?
«Perché è innamorato di Milano, lavora moltissimo, conosce benissimo la città, è concreto e ha visione del futuro. È stato protagonista di un`esperienza molto positiva per la città come Expo ed è stato scelto con le primarie: da dicembre a oggi ha fatto un percorso d'ascolto forte. Per una Milano più giusta e più bella».
Quale stile di governo per Milano?
«Milano ha bisogno di un'amministrazione che guardi al futuro e non la riporti indietro di 20 anni. La città non deve tornare a Berlusconi e Salvini, non è pensabile che sia usata come cavia per la sperimentazione dei futuri equilibri di poteri interni al centrodestra».
Come intervenire sulle periferie degradate?
«Concretamente Sala ha proposto come prima azione della sua giunta un piano di almeno 100 milioni per la ristrutturazione e manutenzione delle case comunali e nel giro di due anni un lavoro straordinario per superare il tema degli appartamenti sfitti».
Le tasse sono un tasto dolente.
«La proposta di Sala è molto più convincente e realistica di quella di Parisi: aumentare la soglia di esenzione dell`Irpef a 28mila euro è possibile già con le risorse del bilancio del Comune. Un taglio fiscale realistico per 150mila milanesi, il 65% dei pensionati».
È possibile riportare i soldi delle tasse dei milanesi in città?
«Sì. Sulla local tax il governo si è già detto pronto a fare la sua parte lavorando nell'ottica della Città Metropolitana. Milano può essere apripista di un modello nuovo più equo e più sostenibile».
Una ricetta per gestire l'immigrazione?
«Servono risposte concrete, non come chi soffia sulla paura per fare propaganda. Milano deve continuare ad essere città dell'accoglienza, capace d'integrazione e confronto».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno 2016, 09:38
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