Ipotesi sanatoria per le multe non pagate,
furia Codacons contro il Comune di Milano
di Simona Romanò
Poi, la richiesta di un incontro con gli assessori Carmela Rozza (Sicurezza) e Roberto Tasca (Bilancio) per fare il punto. Comunque il Comune chiede al governo di estendere la rottamazione delle vecchie contravvenzioni: finora - secondo la manovra della giunta Pisapia - era valida solo con i verbali precedenti il 31 dicembre 2004. I milanesi ritardatari e negligenti potevano mettersi in regola senza pagare supplementi e approfittando così di un maxi-sconto. L’opportunità di non avere più pendenze, però, non è stata ben accolta. Nelle casse di Palazzo Marino, infatti, sono finiti poco più di 5 milioni rispetto ai 20 preventivati dall’allora assessore al Bilancio Francesca Balzani.
Un flop, visto che le multe arretrate ante 2004 riguardavano 200mila automobilisti per un valore di circa 200milioni. A riprovarci è ora Tasca, alle prese con l’assestamento di Bilancio 2016, da ieri in Consiglio: vuole recuperare le sanzioni stradali - dai divieti di sosta alle infrazioni Ecopass - non pagate, che risalgono dal 1° gennaio 2005 alla fine del 2010. L’obbiettivo è di ricavare da 8 a 10 milioni. Per dare avvio alla sanatoria bis è necessario il decreto del governo.
Tasca volerà martedì a Roma per incontrare il viceministro delle Finanze Luigi Casero: «Ha occupato a Milano il ruolo che sto ricoprendo io e quindi ha consapevolezza di queste cose». E al centrodestra, che ha polemizzato sulle «vessazioni attraverso gli autovelox», ha replicato tagliando corto: «Non seguo la logica del taglieggiatore, ma un cittadino che prende una multa la deve pagare».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Luglio 2016, 08:52
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