Milano, investe e uccide una donna, poi chiede
allo zio ​di incolparsi: "Non aveva la patente"

Investe e uccide una donna, poi chiede allo zio ​di incolparsi: "Non aveva la patente"
MILANO - Non aveva la patente. Arrestato per omicidio colposo dagli agenti della Squadra Mobile un 33enne pregiudicato italiano: Giuseppe P. aveva investito e ucciso la 78enne Anna Berardi il primo dicembre in via Cà Granda.

Il giovane era sotto osservazione e intercettato dagli agenti perchè sospettato di far parte di una rete di rapinatori, lavora in una autofficina di via Idro, era già noto alle forze dell'ordine.

L'ordinanza di arresto, ai domiciliari, è stata emessa del gip Emanuela Cannavale per omicidio colposo. Il 32enne è accusato anche di omissione di soccorso e di guida senza patente. Non ha infatti mai conseguito la licenza di guida ma guidava regolarmente la moto Yamaha Trex con cui ha ucciso l'anziana, mezzo a lui intestato oltre ad un altro scooter. Al momento dell'incidente il giovane era fuggito lasciando il motociclo sul posto, poi aveva contattato uno zio 51enne chiedendogli di presentarsi sul posto e confessare di essere l'investitore.

Al momento la versione dell'uomo reo confesso era apparsa credibile alle forze dell'ordine. A seguito di accertamenti, vagliando i movimenti dello Yamaha monitorato dalla squadra mobile tramite un dispositivo gps e analizzando le intercettazioni telefoniche, sono emerse le responsabilitá del 33enne. Ci sarebbe anche la precisa intercettazione telefonica della chiamata con cui l'arrestato richiede allo zio di confessarsi colpevole al suo posto. La posizione legale dello zio è al momento al vaglio degli inquirenti.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Gennaio 2016, 14:01
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