Milano, questione Ambrogino: il Pd si scusa con Dolce e Gabbana. Ma l'assessore dice no

Milano, questione Ambrogino: il Pd si scusa con Dolce e Gabbana. Ma l'assessore dice no
MILANO - Il coordinatore milanese del Pd, Pietro Bussolati, rivolge «a nome del partito e della maggioranza» di centrosinistra in Comune a Milano le scuse agli stilisti Dolce e Gabbana, assolti in Cassazione dall'accusa di evasione fiscale, e invita «chi dovrebbe farlo», cioè l'assessore della Giunta comunale Franco D'Alfonso che aveva affermato nel 2013 che «il Comune non dovrebbe concedere spazi pubblici agli evasori», a «fare altrettanto». «Qualcuno dovrebbe chiedere scusa» ai due stilisti, ha spiegato Bussolati a margine della seduta del Consiglio metropolitano, perchè contro di loro «c'è stato un pò di accanimento». Quindi, ha invitato i due stilisti alla cena di autofinanziamento del partito, in programma il 6 novembre, che dovrebbe vedere la partecipazione anche del premier Renzi. Domenico Dolce e Stefano Gabbana, dopo la sentenza, hanno ribadito l'intenzione di restituire l'Ambrogino d'Oro, premio ricevuto dall'amministrazione comunale nel 2009, in segno di protesta.

LA REPLICA - «Bussolati si scusi per le sue cose, se ne ha. Non conosco la sua storia e quindi chiedete a lui di cosa si deve scusare», ha risposto l'assessore a chi gli domandava un commento sulle parole del coordinatore Democratico e sul suo invito all'esponente

della Giunta Pisapia di scusarsi con D&G.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Ottobre 2014, 18:38
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