Gay Pride, sabato il corteo con Costacurta
testimonial e la benedizione di Madonna
di Simona Romanò
La settimana dell'orgoglio omosessuale - patrocinata da Comune e Regione, con major sponsor Google Italia - è iniziata ieri con il Kick off party al padiglione Usa di Expo, per proseguire con oltre 50 appuntamenti per dire no all'omofobia e alla discriminazione. Si chiuderà con la sfilata del Gay Pride, alla quale l'anno scorso parteciparono oltre 50mila persone: partenza alle 16 da piazza Duca D'Aosta per raggiungere il palco a Porta Venezia, passando da via Settembrini a corso Buenos Aires, che sarà off limits per macchine e moto da viale Tunisia. Ritornano i carri volutamente provocatori con piume e paillettes che animeranno la marcia multicolore.
Sono attesi gli interventi dal palco, dove sarà presente anche l'ex calciatore Billy Costacurta. «Lancerà un messaggio contro l'omofobia nello sport», spiega il presidente di Arcigay Fabio Pellegatta. Non mancherà il sindaco Giuliano Pisapia: «Sarò in corteo insieme a migliaia di persone, tante famiglie, per ribadire che non abbiamo paura di amare», annuncia su Fb.
La comunità Lgbt si mobilita, annunciando presentazione di libri, spettacoli teatrali, convegni, aperitivi e serate disco. Tra gli appuntamenti più sentiti, oggi, alle 21, la proiezione del documentario «Ci chiamano diversi. Un viaggio nella comunità Lgbt italiana»; domani allo Spazio Oberdan il film «Cloudburst, l'amore tra le nuvole»; giovedì il convegno sulle discriminazioni nel mondo del lavoro.
Intanto, come ogni anno, divampano le polemiche. Riccardo De Corato (FdI) alza i toni contro le bandiere arcobaleno che sventoleranno su consigli di Zona e a Palazzo Marino: «È illegale. Non possono esporre sugli edifici pubblici i vessilli non istituzionali. Farò denuncia».
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Giugno 2015, 11:34
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