Milano, emergenza profughi:
il 17 luglio Pisapia al Viminale


di Simona Romanò
L'emergenza profughi siriani, alla quale s'aggiunge l'ondata di eritrei, senza tregua.

Alla luce delle 14.500 persone arrivate e accolte a Milano dal 18 ottobre al 9 luglio, si riunisce a Roma, gioved prossimo, un tavolo di lavoro per dare una risposta all'allarme sociale e ai bisogni dei fuggitivi.





Presenti anche i rappresentanti di Palazzo Marino che, dopo i numerosi appelli di aiuto al governo, ricevono una risposta concreta. Soddisfatto il sindaco Giualiano Pisapia: «È un passo avanti. Importante discutere, ma siamo in presenza di una situazione oggettiva, quindi deve arrivare in tempi brevi anche una decisione, che riguarda il governo, il Paese, l'Europa».



L'accoglienza dei profughi non può essere a carico solo di Palazzo Marino che, in questi mesi, si è rimboccato le maniche e da domenica il mezzanino della Stazione Centrale, dove i siriani s'ammassano appena scendono dai treni dal Sud, diventerà un hub dell'accoglienza: i sanitari del 118 devono poter visitare in spazi riservati.



«Non ci sono casi che mettono a rischio la salute dei milanesi - ha assicurato ieri l'assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino - ma c'è la necessità forte di una presenza della Asl che ancora non è stata garantita». La Milano solidale non si ferma: delle 14.500 persone assistite 3.836 sono bambini, spesso soli. A tutti è stato garantito un letto. Il boom di 10.500 arrivi è esploso negli ultimi due mesi; attrezzata con brandine la scuola Manzoni di piazza XXV Aprile e aperti i centri islamici. Fino al 30 giugno, l'accoglienza è costata allo Stato 2.538.600 euro, ma anche il Comune ha avuto le sue spese che intende recuperare: in media i profughi si fermano nelle strutture per cinque giorni, per poi ripartire verso la Scandinavia o la Germania.



Intanto, esplode il caso degli eritrei, che bivaccano a Porta Venezia: «Siamo intervenuti con vigili e operatori - spiega Majorino - per dare assistenza ed evitare la permanenza per giorni e il conseguente disagio dei residenti. Ora, l'unico intervento possibile spetta alla polizia». La situazione rischia di degenerare. Incandescente la discussione di ieri in consiglio di Zona 3 con i residenti infuriati con l'amministrazione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Luglio 2014, 10:06
© RIPRODUZIONE RISERVATA