La piccola Aurora, morta in casa a nove mesi:
"Era malnutrita". Chiesto processo per i genitori

Aurora, morta a 9 mesi perché malnutrita: "Genitori a processo"
MILANO - I genitori della piccola Aurora, la bimba di 9 mesi morta in casa a Milano nella notte tra il 26 e il 27 febbraio scorso per un arresto cardiocircolatorio provocato da "grave disidratazione e iponutrizione cronica e acuta", potrebbero essere processati.

Il pm Cristian Barilli ne ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati. Dalle indagini è emerso che la bimba riceveva un nutrimento insufficiente e viveva in condizioni igieniche precarie. Sulla richiesta di processo si esprimerà il gup.

Il pm, che aveva chiuso le indagini lo scorso 26 ottobre, aveva chiesto l'archiviazione per un medico del pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Milano, indagato per omesso referto, che visitò la bimba 20 giorni prima della morte. La bimba viveva assieme ai genitori e al nonno paterno in un appartamento in via Filippo Severoli, alla periferia di Milano. Un ambiente sporco e malsano, tanto che nel corso dei sopralluoghi sono stati trovati scarafaggi anche nel frigorifero della cucina e in alcuni cassetti.

La piccola riceveva un nutrimento "insufficiente", a base di camomilla e latte vaccino spesso diluito con acqua. Secondo l'accusa, inoltre, veniva lasciata nella culla per diverse ore senza cambiare posizione. Dall'autopsia è emersa infatti una deformazione del cranio e una piaga sulla schiena provocata dalla mancanza di movimento, oltre a una dermatite dovuta al fatto che il pannolino non veniva cambiato di frequente. Sono emersi anche danni ai polmoni provocati dell'ingestione dei liquidi e del cibo, che spesso assumeva quando era sdraiata. Gli agenti della Squadra mobile di Milano sono stati affiancati in alcune fasi delle indagini da uno psicologo inviato dal ministero, che ha offerto loro assistenza davanti alle immagini della bimba morta per denutrizione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Dicembre 2015, 14:39