Area C, stretta sulle auto e nuovi rincari: protesta delle opposizioni
di Simona Romanò
Fra quattro giorni scattano, quindi, le nuove regole. È quasi tutto pronto: il cervellone è stato aggiornato da Atm. Mancano soltanto alcuni dettagli, che obbligheranno a spegnere le telecamere di Area C domani e venerdì. E poi, quando lunedì si riaccenderanno, saranno tarate in base alla rivoluzione che taglia 7mila ingressi al giorno: divieto di accesso per i diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato (deroga fino a ottobre 2018 per residenti, forze dell'ordine, bus turistici); e pagamento dei gpl e metano, finora esenti, che porterà nella casse del Comune 2,5 milioni in più all'anno, da aggiungersi al consueto tesoretto di 26 milioni.
Via libera nella Cerchia dei Bastioni solamente agli ibridi - da 4750 ingressi nel 2012 agli attuali 9900 - e agli elettrici puri (da 56 a 200). Il pacchetto mira a disincentivare l'uso dei vicoli privati nelle strade del centro. Non ci sta il Carroccio. «Evidentemente questa giunta ha preso come obiettivo ideologico quello di prendere di mira gli automobilisti», dice il leghista Massimiliano Bastoni. E la Lega in Regione ha depositato una mozione per «chiedere che sia rinnovata l'esenzione per i gpl, metano, bifuel».
A illustrare ieri il documento l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi: «Il Comune vuole fare cassa e anche dal punto di vista ambientale non si capisce la scelta, che va in una direzione opposta rispetto alle politiche regionali e nazionali, di sostegno proprio alla diffusione dei mezzi che da lunedì dovranno pagare».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2017, 10:02
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