"Sono l'avvocato di suo figlio, servono soldi":
così hanno truffato mia madre al telefono

"Sono l'avvocato di suo figlio, gli servono soldi": ​così hanno truffato mia madre al telefono

di Ilaria Del Prete
ROMA - "Pronto, signora, suo figlio ha subito un incidente d'auto in cui è rimasto gravemente coinvolto un motociclista". Una telefonata arrivata nel primo pomeriggio che ha sconvolto la giornata di una donna romana, ritrovatasi coinvolta in una truffa telefonica. A segnalarci l'accaduto è la figlia della truffata, una donna di ottant'anni che ci ha assicurato essere perfettamente lucida e attiva.



La donna, che preferisce restare anonima, ha ricevuto la telefonata da un uomo che diceva di essere l'avvocato del figlio, e di parlare a suo nome dalla caserma dei Carabinieri di via Tiburtina. Servivano soldi per risolvere il sinistro con l'assicurazione e servivano subito: l'agenzia assicurativa in via Nomentana (così hanno detto) avrebbe chiuso da lì a poco. Un avvocato di fiducia sarebbe passato a ritirarli.



La donna, comprensibilmente preoccupata, ha immediatamente richiamato il figlio usando il telefono fisso. Dall'altro lato le ha risposto una voce: "Mamma, fai tutto ciò che ti dicono". La truffa era scattata: i delinquenti non avevao riattaccato, la signora presa dall'agitazione del momento non si è accorta che in realtà non aveva effettuato una nuova telefonata ma che gli interlocutori precedenti erano rimasti in linea.

Raccolta la somma richiesta, che la signora aveva casualmente in casa, è andata incontro al truffatore. Un uomo distinto, ben vestito, giovane e con gli occhiali che ha preso il denaro e ne ha chiesto dell'altro. La signora è rientrata in casa a prenderlo, lo ha riconsegnato. Nel frattempo, la vittima ha ricevuto incessanti telefonate (ben otto nel giro di venti minuti) in cui le veniva chiesto di far presto.



Solo quando quell'uomo, che si è spacciato per il fiduciario dell'avvocato "Marco Basili", è andato via la donna è riuscita a telefonare a sua figlia per spiegarle l'accaduto. Una telefonata tra fratelli ha poi reso palese quello che ormai si sospettava: "Sono in ufficio, sto bene", ha detto l'uomo. Una truffa che ha fatto leva sull'emotività di una mamma preoccupata per il figlio e messa alle strette in tempi brevissimi.



La storia della signora, che vive in zona Talenti, è simile a molte altre susseguitesi negli anni e in varie zone d'Italia. La preghiera della famiglia, che ha voluto rendere pubblica la sua storia per evitare che altri possano abboccare al trucco, è di denunciare i casi analoghi, anche attraverso la nostra redazione, e rintracciare altri truffati per cercare di fare chiarezza con le Forze dell'Ordine.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Novembre 2014, 19:30
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