Apre una sala slot, poi si pente
e la chiude: "Mi sentivo a disagio"
di Luisa Morbiato
«Essere disoccupato alla mia età e con la crisi che morde è un dramma. Ho deciso di darmi da fare e a fine estate ho aperto nei locali all'angolo tra via Sorio e via Crimea, dove c'era una banca, una sala slot - racconta Sorgato - . È rimasta attiva per quasi tre settimane ma mi sentivo a disagio sia per il tipo di clientela sia perché mi sono reso conto di cosa sia la ludopatia. Poi è arrivata anche l'ordinanza del sindaco Bitonci sugli orari di apertura: è stata la spinta a chiudere e a trasformare il locale in caffetteria».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Febbraio 2015, 15:52