Bomba d'acqua, apocalisse alla festa:
Morte 4 persone, 8 feriti -Foto

Treviso, bomba d'acqua, apocalisse alla festa: 4 morti, 8 feriti. Torrente bloccato: poi l'onda di acqua e terra
REFRONTOLO (TREVISO) - Si chiamano flash flood, alluvioni lampo. Arrivano senza preavviso. E travolgono tutto.

Ieri sera è successo verso le 22.30 al Molinetto della Croda di Refrontolo dove era in corso una festa con un centinaio di persone. Pochi minuti di pioggia battente e il torrente Lienza è uscito dagli argini spazzando gli stand: scene da panico con la gente che tentava di aggrapparsi ovunque pur di resistere alla furia.



TORRENTE OSTRUITO L'esondazione del Lienza, con un bilancio di 4 morti, sarebbe stata provocata dallo scivolamento nel torrente di materiali vario, tra cui numerose rotoballe di fieno che hanno provocato un effetto «tappo», ostruendo il corso del torrente e determinandone lo sversamento. Lo si apprende dal Corpo Forestale dello Stato che sta lavorando a questa ipotesi investigativa. Da questa mattina personale della Forestale, a bordo di un elicottero, sta sorvolando la zona per chiarire la dinamica e le cause degli accadimenti e monitorare il territorio. Secondo i primi rilievi, l'esondazione - fa sapere la Forestale - «pare sia stata provocata dallo scivolamento nell'alveo del torrente di materiali vari a causa delle ingenti precipitazioni; in particolare, risulta che il Lierza sia stato ostruito anche da numerose rotoballe di fieno che hanno provocato un effetto 'tappò col successivo sversamento dell'enorme mole di acqua, fango e detriti». La particolarità del territorio, caratterizzato da colline coltivate a vigneti - si tratta, infatti, della zona del Prosecco - è quella di non offrire grande resistenza in caso di piogge incessanti come quelle che hanno imperversato in questo periodo: di conseguenza - spiega la Forestale - «aumenta il rischio di scivolamenti dei detriti nei torrenti, con successivo pericolo di esondazione». L'elicottero del Corpo forestale, inoltre, sorvolerà il territorio dei comuni di Cison di Val Marino e Tarzo (Treviso) che nei giorni scorsi hanno segnalato «eventi calamitosi di simile natura ma fortunatamente senza esiti nefasti per la cittadinanza, per monitorare lo stato dei torrenti e dei territori, anche con l'ausilio di esperti geologi, per predisporre in tempi utili eventuali piani di evacuazione o interventi specifici».











l bilancio aggiornato a poco fa della bomba d'acqua che ha colpito Refrontolo è di quattro morti e 8 feriti, 6 dei quali ancora in ospedale. Uno di loro è rianimazione. Il dato è stato reso noto dal presidente del Veneto, Luca Zaia, da stamane sul luogo del disastro assieme a Protezione Civile, Vigili del Fuoco e forze dell'ordine. Zaia ha visitato i luoghi prima percorrendo la zona a piedi poi con con un elicottero, per verificare l'entità dei danni.



L'alluvione avvenuta la scorsa notte nel trevigiano «ha un'unica causa: l'eccezionale quantità d'acqua caduta nella zona in un tempo brevissimo». Lo dicono all'ANSA il capo del Genio Civile di Treviso, ing. Alvise Lucchetta, e il comandante provinciale della Forestale, Alberto Piccin, che hanno sorvolato e percorso a piedi l'area del disastro. «Le rotoballe di fieno non c'entrano», assicurano.









Ma a far ancor più impressione è il numero dei dispersi, cioè di quelle persone che non sono ancora state ritrovate e il cui destino è appeso alle ricerche dei vigili del fuoco. Si parla anche in questo caso di 4 persone, ma sono quasi certamente molte di più ed è impossibile capire quante siano realmente visto il panico che si è scatenato.

L'impeto d'acqua ha trascinato parte dei presenti, alcuni dei quali sono stati scaraventati in un fiume vicino al Mulino della Croda, un luogo ben conosciuto e frequentato dai trevigiani. Sul posto sono arrivati i carabinieri delle compagnie di Vittorio Veneto e Conegliano, con numerosi militari, che stanno operando assieme ai Vigili del fuoco. Le strade sono bloccate dalla valanga di fango, difficoltà anche per i soccorritori.

Una cinquantina di persone sono bloccate anche all'agriturismo "Le noci" dove era in corso una festa. Tra loro anche il sindaco di Belluno Jacopo Massaro.

Problemi di viabilità a Follina per il fango, a Farrò, a Rolle di Cison e Zuel.



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Agosto 2014, 13:33