Prostitute nel campo profughi, grazie ai buchi sulla rete di recinzione
di Roberto Perini
I varchi praticati lungo la rete non s’affacciano sulla strada asfaltata, ma sul camminamento pedonale esterno confinante coi campi coltivati, già utilizzato dai militari in servizio di guardia oltre il perimetro. Che i buchi lascino presumere movimenti quantomeno imbarazzanti, lo ammette lo stesso Battocchio. Non si dichiara, tuttavia, in grado di fornire ragguagli nel merito di chi se ne serva. Del resto, il campo profughi è palesemente troppo vasto ed affollato per poter essere controllato a vista, in ogni momento, soprattutto di notte.
Comunque sia, l’esistenza dei varchi abusivi, teoricamente inutili, secondo la stragrande maggioranza dei residenti dovrebbe indurre a qualche riflessione nel merito del loro impiego. «Sicuramente – dice un agricoltore – servono per far passare persone o cose che dovrebbero rimanere fuori dal centro profughi. Non c’è altra spiegazione. A Conetta, nessuno teme i migranti in quanto persone ma si preoccupa di certi segnali che potrebbero lasciar presumere il peggio. E’ ovvio che l’andirivieni attraverso i buchi sulla rete metallica e la conferma della prostituzione non ci lascino affatto indifferenti».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Gennaio 2017, 08:56
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