Pasquale Scotti, il superlatitante
e i servizi segreti: la verità in un libro

Pasquale Scotti, il superlatitante e i servizi segreti: la verità in un libro
"Ha già pronto un memoriale bomba da far tremare i polsi. Così se davvero Pasquale Scotti riuscirà a tornare in Italia, vorrà dire che il vento è cambiato, che sono venuti meno gli equilibri che una volta reggevano un sistema in cui i servizi segreti avevano un peso enorme, decidendo le sorti del Paese e degli uomini ".

Parole di fuoco quelle pronunciate da Luigi De Stefano dirigente di polizia ora in pensione , colui che arrestò la prima volta il super latitante braccio destro di Raffaele Cutolo - detto 'o collier - nel 1983 durante il celebre blitz di Caivano. Dopo aver vissuto trent'anni nell'ombra, in Brasile con una nuova identità e una nuova famiglia, Scotti è tornato alla ribalta nel maggio del 2015 quando è stato nuovamente catturato. E proprio sulla cattura e, in generale, sulla vita del boss è improntato il libro "Il camorrista fantasma- le mille vite di Pasquale Scotti- edito da Iuppiter: un lavoro d’inchiesta partito quando l’ex padrino della Nuova Camorra Organizzata era ancora latitante e pubblicato con gli ultimi aggiornamenti.

Il libro è stato presentato recentemente a Caserta, nel corso di un incontro moderato dalla giornalista Francesca Nardi, direttore di TV Luna Caserta che ha esordito ricordando la figura di uno dei tre autori, Enzo Musella (scomparso nel gennaio 2014 proprio mentre scriveva questo libro). Gli altri sono Gianmaria Roberti, Gaetano Pragliola e De Stefano appunto. Che non fa mistero su questa ultima cattura, svelando scenari a dir poco inquietanti. Per De Stefano il nuovo arresto del superkiller di Casoria, per anni creduto morto, è tutt'altro che casuale, il segnale che sono venuti meno la protezione e la garanzia dell'intoccabilità: "Speriamo che riuscirà a venire finalmente in Italia-dice -. Stando alle ultime notizie, le autorità brasiliane attendono i documenti per l'estradizione, ma chissà".

È così se Raffaele Piccirillo, direttore dell'Ufficio Affari Penali del Ministero della giustizia non ha dubbi in tal senso ("il super latitante tornerà in Italia"), secondo gli esperti, Scotti avrebbe paura, perché non comprenderebbe i motivi per i quali è venuta meno la protezione di cui ha goduto fino a maggio: " dopo il primo arresto - svela De Stefano in tal senso-, Scotti ha vissuto sei mesi insieme a me. Dopo la sua fuga ho capito che era stato protetto dai servizi segreti che gli hanno fornito una nuova identità e una nuova vita. Servizi segreti che evidentemente hanno agito per interessi ben precisi".

Dotato di una "intelligenza superiore", Scotti è stato l'uomo chiave in molti misteri italiani, dal caso dell'ex assessore regionale Cirillo rapito dalle Br all'omicidio-suicidio del banchiere di Dio, Roberto Calvi: "Se vuole Scotti è in grado di rivelare molte cose - ha proseguito il funzionario di polizia-.
Del resto proprio lui ha dichiarato le modalità della sua fuga. 'La cella mi è stata aperta da 2 carabinieri. Loro mi hanno messo in un'auto e mi hanno portato via". Il peso di questo "memoriale già pronto" potrebbe essere ingombrante e per gli inquirenti contenere materiale scottante

Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Febbraio 2016, 10:30
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