"La multa è sbagliata ma valida":
la burocrazia vince, cittadino paga

"La multa è sbagliata ma valida": la burocrazia vince, cittadino paga

di Annalisa Fregonese
ODERZO - Storie di folle burocrazia: a un opitergino è stata appioppata una multa nonostante la sosta oraria della sua auto non fosse ancora scaduta. Alle sue rimostranze la Polizia Locale ha risposto che, per un errore di trascrizione, la multa era valida e doveva pagarla. Non gli restava altra strada che il ricorso al giudice di pace. Inutile dire che l'uomo davanti alla prospettiva di dover dedicare tempo e denaro al ricorso ha preferito lasciar perdere. Ed ha pagato la sanzione. Davvero una disavvenura tutta italiana.



«L'ho detto più volte in consiglio comunale - evidenzia Michele Sarri, consigliere della Lega Nord - che la maggior parte dei cittadini quando riceve una multa lascia perdere. Perchè servono tempo e denaro per ricorrere al giudice di pace. Ma ricorderemo tutti il caso, discusso in consiglio tempo fa, del ricorso perso dal Comune, condannato a pagare 80 euro. E di come noi minoranze avessimo chiesto che quella somma fosse pagata dal vigile che aveva sbagliato e non dal Comune».



Tornando al caso segnalato dal cittadino opitergino, la sanzione è stata elevata in un'area dove la sosta è regolata da disco orario, si può restare per un'ora, una volta al giorno. Questo signore è arrivato alle 16 e ha regolato il disco orario su tale ora. Alle 16.32 è passato il vigile che ha elevato la multa, pur essendo l'auto ancora in sosta regolare, la stessa infatti sarebbe scaduta alle 17. L'assurdo emerge quando l'uomo si rivolge alla Polizia Locale. Si sente rispondere che per un errore di trascrizione la multa è da considerarsi valida. C'era la possibilità di fare ricorso al giudice di pace, ma l'uomo ha lasciato perdere.



«Non è giusto, ma tanti cittadini lasciano perdere - dice Michele Sarri -. Non conosco il caso, ma credo che valutando bene la situazione la multa avrebbe potuto essere annullata. Chi fa ricorso decide di andare fino in fondo, costi quel che costi. L'ho già segnalato: il 50% dei ricorsi presentati viene vinto dai cittadini. Un mio conoscente, al quale ingiustamente era stata data una multa da 500 euro, ha fatto ricorso e ha vinto. Il Comune è stato condannato a pagare pure le spese. Lavorando può capitare di sbagliare. Sono dell'opinione che vadano cercate delle soluzioni prima di arrivare davanti al giudice. Perchè, fino a prova contraria, siamo in una piccola città dove ancora ci si può parlare» conclude Sarri.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Gennaio 2015, 13:40