Michele, suicida a 30 anni perché precario. La madre: "È la società che uccide i nostri figli"
«È questa società ad essere malata. È la tragedia di una intera generazione che non riesce a progettare futuro. Michele era psicologicamente sano. Michele era come doveva essere: una brava persona. Noi siamo stati solo il tramite per far conoscere ciò che pensava». Ad uccidere il figlio sarebbe stato il precariato: «L’intervento della psichiatria dovrebbe essere rivolto a curare la società. La psichiatria - prosegue - ha un linguaggio che è sbagliato e ingenera confusione perché esiste l’infelicità che viene provocata da altri. E’ la società che è malata e andrebbe curata».
La donna ricorda il figlio con dolore: «Michele? Era bello. Siamo affranti... stanchi. Abbiamo solo voluto rendere onore a nostro figlio, che ha compiuto una scelta crudissima».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Febbraio 2017, 16:54
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