L'avvio dell'indagine interna da parte dell'azienda ospedaliera è stata resa nota al Tgr della Campania dal commissario straordinario della stessa azienda, Maurizio Di Mauro, che ha precisato che l'azienda attende i risultati dell'autopsia e degli accertamenti della magistratura.
L'indagine - come anticipato dallo stesso Tgr della Campania e dal quotidiano Roma - è stata avviata in seguito alla presentazione di un esposto da parte dei parenti della donna. Secondo la ricostruzione riferita dagli stessi parenti, Maria Luigia Del prete è stata ricoverata nel reparto Ginecologia del secondo policlinico lo scorso 9 novembre con diagnosi di gestosi al settimo mese di gravidanza e tre giorni dopo è stata sottoposta a taglio cesareo. Ha così partorito un bimbo che - da quanto si è saputo - è in buona salute. In seguito all'aggravarsi di altre patologie, la donna è stata poi trasferita al reparto Remautologia dell'azienda ospedaliera della Seconda Università di Napoli dove è morta.
Hanno atteso l'arrivo di una apparecchiatura per la rianimazione per tre quarti d'ora e quando è arrivata per la donna non c'era più niente da fare. Lo si apprende dalla famiglia di Maria Luigia Del Prete.
Ad assisterla nel reparto, fanno ancora sapere i parenti di Gina, c'era la madre che, quando si è accorta che la situazione stava precipitando, ha chiesto aiuto a medici e infermieri. Poi ha telefonato al resto della famiglia che ha fatto in tempo, purtroppo, sono ad assistere agli ultimi attimi di vita della donna.
Nei giorni precedenti, fanno sempre sapere i familiari della donna, Gina - che era affetta da un'altra patologia secondo i parenti curabilissima - si era lamentata della situazione che aveva trovato nella struttura sanitaria. Dopo il decesso, i parenti di Maria Luigia hanno deciso di denunciare l'accaduto alla Polizia e la Procura di Napoli ha disposto il sequestro della cartella clinica e l'autopsia sulla salma, che sarà eseguita nei prossimi giorni alla presenza di un perito nominato dall'avvocato che assiste la famiglia Del Prete. Maria Luigia era spostata e viveva a Orta D'Atella (Caserta), con il marito che ora è distrutto dal dolore. Il suo bambino, Ciro, nato prematuramente, sta bene e ora è assistito da una parente.
Il dramma a #Napoli. Aperta un'indagine al Policlinico Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 20 gennaio 2016
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Gennaio 2016, 18:12
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