Lite in diretta tv tra vescovo e portavoce
sulla candidata in Veneto: "Non mi rappresenti"
Ha definito la lettera un «incidente di percorso. La Lavarini non rappresenta la chiesa veronese e dovrebbe dire apertamente che non ha l'appoggio. E mi auguro che non venga eletta perché si direbbe che la chiesa di Verona ha quella candidata. Io credo che la chiesa debba essere rappresentata da tutti i candidati a prescindere dal partito. Perciò invito tutti i cattolici a far sì che la signora Lavarini non venga eletta».
Subito dopo, a sorpresa, interviene al telefono duramente anche il vescovo Giuseppe Zenti che chiede: «Don Bruno che ti succede? Non dovresti essere tu che mi rappresenti?». Lui si difende: «Io parlo da cittadino, come tanti cattolici che non si sono trovati d'accordo con quanto accaduto». Ma il vescovo incalza: «Che in pubblico venga sconfessato quello che ho detto è gravissimo, che poi venga detto che i cattolici non devono votare una candidata è assurdo. E mi domando se a Telearena si può fare una cosa del genere, questa è mancanza di democrazia. Don Fasani è un mio prete, non puoi parlare male di me così, ti sei autosconfessato. Mi costringete a entrare in polemiche e mi avete offeso profondamente».
Don Fasani: «Non credo si sia mai data una sponsorizzazione, soprattutto con un candidato come Luca Zaia».
Il dibattito si scalda: «Don Bruno, stai dicendo delle sciocchezze, non mi rappresenti», replica Zenti. «Tranquillo vescovo, tanto lo sa che ho già dato le dimissioni da portavoce».
Ultimo aggiornamento: Sabato 30 Maggio 2015, 09:21