Italia, paese sempre più vecchio. Il Pil
in calo: aumenta il divario tra Nord e Sud

Italia, paese sempre più vecchio. Il Pil in calo: aumenta il divario tra Nord e Sud

di Valeria Arnaldi
«Una d'arme, di lingua, d'altare», come voleva e scriveva Alessandro Manzoni, l'Italia si spacca in due quando si parla di Pil.

A darne la misura della distanza tra macroregioni è il rapporto Istat Noi Italia, secondo cui, non solo il Pil pro capite è crollato ai minimi da dieci anni - 25.256 euro - ma lo ha fatto secondo una precisa geografia economica. È di 30.821 euro il Pil del Nord-Ovest, mentre si dimezza, scendendo a 16.761 al Sud.

La crisi ha colpito diversamente il Paese, impoverendo ulteriormente il Mezzogiorno.Il quadro non migliora negli altri settori. Solo il 60% degli italiani ha un'occupazione, ossia 6 su 10 tra i 20 e i 64 anni - dati più bassi si registrano soltanto in Grecia, Spagna e Croazia - e il 58,1% di chi non ha un impiego è in tale condizione da oltre un anno.

Si confermano le disparità territoriali e pure quelle di genere: 70,6% di uomini occupati, 50,6% di donne. Sotto i riflettori, i giovani: 2,3 milioni di persone tra 15 e 29 anni non hanno un lavoro e non studiano, andando a costituire il 25,7% dei non occupati. Le conseguenze sono evidenti. Incertezza, precarietà e calo - o assenza - di risorse contribuiscono alla diminuzione dei matrimoni, circa 3,2 ogni 1000 abitanti, e alla riduzione delle nascite, portando il numero di figli per ogni donna a 1,37.

Il Paese diventa così sempre più vecchio: secondo i dati del primo gennaio 2015, il rapporto è di 157,7 anziani ogni 100 giovani. Aumentano gli stranieri residenti in Italia, che rappresentano l'8,2% dei cittadini e superano i 5 milioni, con una crescita dell'1,9% sull'anno precedente. Aumenta la sicurezza: calano omicidi e rapine, aumentano i furti denunciati, in particolare, quelli in appartamento. In Calabria si registra la maggiore incidenza di omicidi, la Campania invece detiene il primato per le rapine, al Centro-Nord i numeri più alti di furti. Il 31,1% delle vittime di assassinio è rappresentato da donne. A ucciderle, nel 55% dei casi, è il partner o l'ex.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Aprile 2016, 08:56
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