Inverno mite e primavera anticipata: in Italia
fragole, asparagi e carciofi a febbraio
di Bianca Francavilla
Sole, margherite ovunque e ghiaccio dell'Artico che non ha mai avuto un'estensione così ridotta hanno creato altri shock: la coltivazione dell'ulivo in Italia è arrivata a ridosso delle Alpi mentre nella Pianura Padana si coltiva oggi circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee. Effetti straordinari, ad esempio, sono visibili ad occhio nudo in Sicilia dove si coltivano i primi avocado della storia Made in Italy, frutto tipicamente tropicale che soffre le temperature basse, o a Palermo dove si riescono addirittura a produrre le prime banane nostrane.
Se i prezzi sono drasticamente calati a ragion veduta, Coldiretti consiglia comunque di prestare attenzione all'origine nazionale in etichetta che – ricorda - è obbligatoria per frutta e verdura. Prediligere frutti della terra provenienti da zone limitrofe e che non arrivano da chissà dove è una scelta più saggia per la nostra salute e il nostro benessere: i prodotti sono più freschi e durano di più.
Tutto questo caos climatico porta qualche problema, invece, a prodotti come salumi, formaggi e vini che caratterizzano l’Italia da sempre. Il riscaldamento provoca, infatti, anche il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la stagionatura, l’affinamento e l’invecchiamento che sono condizioni essenziali per il loro successo. Se tutto questo caldo può portare a benefici immediati, viene fuori una situazione da non sottovalutare perché di fatto – conclude la Coldiretti - mette a rischio di estinzione il patrimonio inestimabile di prodotti tipici Made in Italy.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Febbraio 2016, 08:17
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