Agente cacciato dalla polizia per una tangente,
riabilitato dopo 33 anni. "Chiederò i danni"

Agente cacciato dalla polizia per una tangente, riabilitato dopo 33 anni. "Chiederò i danni"
CAGLIARI - Un brigadiere sardo di Berchidda, residente a Borore, Giovanni Maria Scarpa, è riuscito a dimostrare la sua innocenza dopo che era stato cacciato dalla Polizia perché accusato di aver intascato una tangente nell'82. Per questo era finito in carcere e dopo 33 anni è stato assolto.



«Sono frastornato ma felice. Sono stato riabilitato. Sono sempre stato un poliziotto onesto» dichiara a 'La Nuova Sardegna'.



«Abbiamo avviato le istanze per la riapertura del procedimento disciplinare - aggiunge il suo legale, Antonello Cosseddu -, la revoca della destituzione dalla Polizia e la ricostruzione della sua carriera. E stiamo anche predisponendo la causa risarcitoria e quella per la riparazione di un errore giudiziario».



L'ex brigadiere, che ora ha 62 anni, nell'82 dopo undici anni di brillante carriera nella sezione sequestri e antirapina e dopo aver partecipato anche alla cattura di boss delle bande di Renato Vallanzasca, Francis Turatello e Angelo Epaminonda, fu incastrato da due suo colleghi di allora, poi risultati corrotti. Fu processato e condannato nell'84 a due anni e nove mesi, oltre all'interdizione dai pubblici uffici. Nell'88 decise di scontare la pena per chiudere i conti con il passato, trascorrendo 129 giorni in prigione. Una volta uscito iniziò un'attività commerciale, che poi fu costretto a chiudere, chiedendo inutilmente il reintegro in Polizia. La svolta è avvenuto nel 2013, quando morì il boss che lo aveva incastrato, così l'informatore dell'ex brigadiere decise di vuotare il sacco e raccontare la verità.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Luglio 2015, 15:34
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