La piccola Liesel e la volontà contro l'orrore nella pellicola di Percival
di Gloria Satta
Motore della storia è Liesel, una ragazzina affidata dalla madre indigente a una coppia senza figli: proiettata in un mondo sconosciuto, analfabeta, derisa dai compagni di scuola, la piccola imparerà a leggere con l’aiuto del padre adottivo e, incoraggiata da un giovane ebreo che la famiglia nasconde in cantina, si appassionerà alla letteratura al punto di rubare i libri destinati al rogo dai nazisti.
«Liesel è determinata a ottenere ciò che vuole e dotata di una volontà fuori dal comune che le permetterà di sopravvivere alle tragedie e ad avere un’esistenza lunga e felice», spiega Percival.
Sophie Nélisse, canadese, ex ginnasta, piccola e delicata, è la protagonista della pellicola. «Prima di girare il film», racconta «come tanti miei coetanei avevo una conoscenza limitatissima dell’Olocausto. Avevo letto il libro La valigia di Hana, la ragazzina morta a tredici anni ad Auschwitz, e visto un documentario sui lager. Tutto qui. Una volta scritturata, mi sono messa a studiare, ho recuperato film importanti come Schindler’s List, Il Pianista, La vita è bella e sono andata a vedere quel che resta del Muro di Berlino». Cosa le è rimasto dell’esperienza sul set? «Tornata a casa», sorride Sophie, «mi sono resa conto di quanto piccola fosse la mia biblioteca e ho divorato più libri possibili. Oggi cerco di vedere le cose da una prospettiva diversa, apprezzo la mia vita privilegiata. E ho imparato a essere più gentile con i miei genitori e i fratelli».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2014, 08:41
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