Equitalia, rottamazione fino al 2018: il 70% entro il 2017. Cartelle chiare, mai più dubbi sul reato. Marcia indietro sullo stop ai pignoramenti

Cartelle esattoriali, si rottama pagando fino al 2018
Più tempo per pagare le rate della rottamazione delle cartelle che viene estesa anche al 2016. Lo
prevede un emendamento dei relatori al decreto fiscale collegato alla manovra approvato dalle commissioni Finanze e Bilancio della Camera, che riformula proposte trasversali. Le rate diventano 5, il 70% del dovuto andrà pagato entro il 2017 mentre il restante 30% andrà saldato entro settembre 2018.

Cartelle chiare. Stop anche alle cartelle esattoriali incomprensibili, in cui non si capisce il reato commesso e le ragioni che hanno indotto il fisco a scrivere al contribuente. La proposta di modifica stabilisce che le comunicazioni inviate al contribuente dovranno essere realizzate secondo «criteri di trasparenza che consentano al contribuente di risalire con certezza al debito originario, volte a evitare aggravi moratori».

Salvaguardia. Chi ha già presentato domanda per rottamare vecchie cartelle potrà «integrare la domanda» secondo le nuove regole modificate dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. È la salvaguardia prevista dallo stesso emendamento che ha portato a 5 le rate con cui si potrà saldare il proprio debito con il fisco aderendo alla 'definizione agevolatà. Equitalia e gli altri enti di riscossione avranno tempo fino al 31 maggio per rispondere ai contribuenti che faranno domanda.

Pignoramenti, dietrofront. Marcia indietro invece sui pignoramenti in caso di rottamazione delle cartelle. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno approvato un emendamento con diverse correzioni "di forma" a modifiche approvate in precedenza, tra le quali la cancellazione della norma che prevedeva che si azzerasse il pignoramento di beni e immobili al pagamento della prima rata della rottamazione delle cartelle.
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Novembre 2016, 16:17
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