Barca sugli scogli: "Quattro morti, salvate due persone" -Foto/Video

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RIMINI - Sono stati ritrovati questa mattina i corpi dei tre dispersi, due uomini e una donna, nell'incidente in mare accaduto ieri pomeriggio al porto di Rimini. Due erano incastrati nella scogliera, mentre uno era stato trascinato dalla corrente all'altezza dello stabilimento balneare 44.

Sale così a quattro il bilancio dei morti. Due delle sei persone della barca a vela che si è schiantata contro gli scogli a causa del mare in burrasca sono sopravvissute.


VITTIME PADRE, FIGLIA E DIRIGENTE AZIENDA Sono Alessandro Fabbri, cardiochirurgo di 68 anni, sua figlia Alessia, notaio di 38 anni (fidanzata di uno dei sopravvissuti al naufragio, Luca Nicolis) ed Enrico Martinelli, 68 anni dirigente d'azienda, tre delle quattro vittime dell'incidente di ieri pomeriggio al porto di Rimini. Sono tutti originari di Verona. Si chiama Ernesto Salin, 64 anni, la quarta vittima del naufragio accaduto ieri pomeriggio al porto di Rimini. Era originario di Camisano Vicentino.


(foto L'Arena)

QUATTRO VITTIME, DUE PERSONE SALVATE Ieri sera, poco oltre le 19, quando la pioggia battente sferza il molo e la luce inizia a farsi fioca, sono ancora in volo due elicotteri, sul porto di Rimini, alla ricerca dei dispersi nell'incidente, avvenuto intorno alle 16.30, quando un'imbarcazione è andata a schiantarsi sulle barriere frangiflutti all'imboccatura dello scalo romagnolo. Nell'impatto con le scogliere, quattro dei sei passeggeri del natante poi finito rovesciato sulle rocce - cinque uomini e una donna - hanno perso la vita, mentre due sono stati condotti in ospedale in codice rosso, di massima gravità.

Nel mare gelido di una giornata segnata dal forte vento, onde alte e scrosci di pioggia.
A bordo dell'imbarcazione, una barca a vela lunga una quindicina di metri partita dal porto di Marina di Ravenna e diretta a Trapani in Sicilia, c'erano in tutto sei persone provenienti da Bussolengo, nel Veronese: tra questi un padre di 65 anni con la figlia e il fidanzato della figlia.






LE RICERCHE IN MARE Le ricerche, hanno visti impegnati, sin dal pomeriggio, gli uomini della Capitaneria di Porto e i Vigili del Fuoco con il Nucleo sommozzatori e il supporto di un paio di elicotteri a volteggiare sulle acque riminesi. Sulla 'palata' del Porto, al presenti anche, gli uomini della Protezione Civile, dei Carabinieri, della Polizia e della Polizia Municipale.

L'imbarcazione si è schiantata contro la diga foranea mentre cercava di rientrare in porto per via delle difficili condizioni metereologiche. Per ore, raffiche di vento oltre i 70 chilometri orari hanno flagellato tutta la provincia di Rimini. Il natante era partito nel primo pomeriggio da Marina di Ravenna e, non riuscendo a proseguire, stava cercando di entrare in porto a Rimini per ripararsi dalle condizioni meteo avverse.

L'equipaggio aveva chiesto via radio di poter attraccare e gli era stata concessa l'autorizzazione. Ma la corrente e le onde l'hanno sbattuta contro la scogliera ribaltandola. Sul porto canale si trovava un fotografo riminese che ha assistito alla scena e ha prestato i primi soccorsi, lanciando poi l'allarme alla Capitaneria di Porto. Uno dei membri dell'equipaggio è stato trovato privo di vita, trascinato dalla corrente nello specchio di mare all'altezza della spiaggia libera di Rimini, a sud del portocanale. Entrambi i due sopravvissuti, recuperati dai vigili del fuoco, sono stati portati all'ospedale Infermi di Rimini.




 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Aprile 2017, 12:26
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