Ashley Olsen, il presunto assassino potrebbe essere scagionato: ecco perché

Ashley Olsen, il presunto assassino potrebbe essere scagionato: ecco perché
Sembrava essere un caso risolto, invece spuntano nuovi dettagli sull'omicidio di Ashley Olsen, la ragazza americana di 35 anni trovata senza vita a Firenze dal suo fidanzato lo scorso 9 gennaio.

Del suo omicidio fu accusato Cheik Diaw, il senegalese di 27 anni che si trova in carcere da gennaio dopo aver confessato di aver trascorso l'ultima notte con la 35enne. «Siamo andati a casa sua dopo una serata al club Montecarla e dopo un rapporto sessuale abbiamo avuto una lite e l’ho colpita con un pugno ma non l’ho strangolata», queste sono state le sue parole, riporta Il Giornale, e su questo si è basato la difesa.

Ashley morì intorno alle 12 del giorno precedente dell’8 gennaio in un arco temporale tra le 9 e le 15, riportò l'autopsia, ma quando la giovane è morta Cheik sarebbe già uscito di casa. Secondo i suoi legali il 27enne abbandonò l'appartamento intorno alle 11,30, quindi presumibilmente qualcun altro varcò il portone di quella casa.
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Maggio 2016, 17:41
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